Fine dicembre, è tempo di bilanci. Come ogni anno, vogliamo dedicare uno spazio alle cinque migliori imprese dello sport italiano del 2025. Sono tanti gli azzurri che si sono distinti nello sport in questo anno solare che sta volgendo al termine e scegliendone solo cinque facciamo per forza di cose torto a qualcuno.
Però alla fine, dopo lunghe discussioni in redazione, abbiamo scelto queste cinque imprese come momenti top dello sport italiano del 2025: perché ci sono rimasti nella memoria, ma anche nel cuore.
Pallavolo italiana quattro volte mondiale
Che il volley azzurro fosse ai vertici a livello planetario si sapeva, ma l’impresa che la pallavolo italiana ha fatto in questo 2025 ha qualcosa di straordinario. Portare nello stesso paese tutti i titoli iridati, sia a livello di nazionale che di club, tra uomini e donne, era qualcosa che non era mai riuscito in passato a nessun Paese.
Hanno iniziato le donne, guidate da Julio Velasco in panchina e da Sylla, Danesi, Egonu in campo. Imbattibili, dopo le Olimpiadi di Parigi 2024. Hanno replicato gli uomini con Fefé De Giorgi a fare da maestro di cerimonie per il secondo mondiale consecutivo.
Nelle ultime settimane sono arrivati anche i titoli mondiali per club, in seguito alle manifestazioni disputatesi in Brasile. Scandicci ha vinto tra le donne (tra l’altro in finale contro l’altra italiana Conegliano), poi ci ha pensato Perugia, campione del mondo per club maschile, a portare anche l’ultimo iride nel nostro Paese.
Wimbledon azzurra per la prima volta
Pensare che prima o poi l’All England Club si sarebbe potuto tingere d’azzurro sembrava fantascienza. Almeno fino all’altro ieri, quando un alieno chiamato Sinner è atterrato nel mondo del tennis. Un italiano che vince Wimbledon è un’impresa pazzesca (a quanto pare solo quelli del giornale rosa non se ne sono accorti) e ne siamo stati testimoni in questo 2025.
Jannik non si è fermato allo Slam londinese, ma ha vinto tantissimo anche nel resto della stagione, dagli Australian Open fino alle Finals. Con questo inserimento nella nostra top 5 dell’anno, però, vogliamo premiare non solo l’impresa dell’altoatesino, ma anche la grandissima annata di tutto il tennis italiano.
Tra gli uomini, abbiamo concluso con due giocatori in top 10 ATP e alle Finals, quattro tra i primi 28, la terza Coppa Davis di fila giocata pure senza i primi due in classifica. Tra le donne, Jasmine Paolini ha fatto sognare vincendo gli Internazionali d’Italia per la prima volta e portando l’Italia al secondo trionfo consecutivo in BJK Cup.
Il quarto scudetto del Napoli
Se si parla di imprese azzurre, non poteva mancare lo scudetto vinto da quella società che l’azzurro lo porta da sempre sulla maglia e nel suo simbolo. Conte ha saputo trasformare una squadra che aveva smarrito un po’ la sua identità vincente e i suoi leader Kvaratskhelia e Osimhen, in una corazzata senza punti deboli, capace di vincere sul campo il suo quarto titolo italiano.
Uno scudetto per nulla banale, arrivato al termine di una stagione in cui i partenopei non partivano certo coi favori del pronostico. Il lavoro di Antonio Conte è stato fondamentale, ma non lo scopriamo certo oggi: il tecnico salentino ancora una volta ha tenuto fede alla sua fama di collezionatore di campionati.
Brignone e la seconda Coppa del Mondo di sci alpino
Era stata la prima italiana a vincere la sfera di cristallo nel 2020. Quel successo era però arrivato in un anno particolare: a causa della pandemia non si era potuta godere appieno un trionfo meritatissimo. Nel 2025 Federica Brignone ha replicato, e questa volta non c’è stato Covid che tenesse.
La sciatrice originaria di La Salle ha concluso una stagione pazzesca, condita da 10 vittorie, le coppe di specialità di slalom gigante e discesa libera e la Coppa del Mondo generale. A cui ha aggiunto l’oro in gigante e l’argento in super-g ai Mondiali di Saalbach di febbraio. Un sogno, se non fosse stato per il tremendo infortunio rimediato nell’ultima uscita stagionale ai campionati italiani.
Botta per il fisico e per il morale, per una Brignone che puntava dritta all’unico successo che ancora le manca. L’oro olimpico da vincere sulle nevi di casa era alla portata: Fede ha iniziato subito la riabilitazione ed è già tornata a sciare, noi le facciamo un grande in bocca al lupo!
Furlani e l’oro mondiale nel salto in lungo
Il suo nome gira nel mondo dell’atletica leggera ormai da diverso tempo, anche se lui ha appena 20 anni. Sintomo del fatto che Mattia Furlani è un predestinato, uno che si sapeva avrebbe fatto grandi cose. Ma tra il dire e il fare, in uno sport come questo, può succedere di tutto.
Mattia è stato bravissimo a crescere senza fretta ma con i tempi giusti e a settembre, a Tokyo, ha vinto l’oro ai Mondiali di atletica con 8,39 m. Una medaglia che bissa quella dello stesso colore ai Mondiali indoor di Torun dello scorso febbraio. Chiude idealmente il cerchio di un 2025 che per il saltatore azzurro non poteva essere migliore.
Furlani è però soltanto la punta di diamante di un’Italia che, nell’atletica leggera, è tornata ad essere una protagonista vera dopo anni di oblio. Sesto posto finale nella classifica a squadre dei campionati di Tokyo e tanti altri atleti da copertina, come Nadia Battocletti.