Kindred Group, nota azienda attiva nel settore gambling a livello mondiale, ha dichiarato una rilevante contrazione del fatturato lordo proveniente dalle puntate di player problematici.
La diminuzione degli introiti derivanti da utenti ad alto rischio è frutto di una serie combinata di fattori, tra cui l’uscita del gruppo dai mercati .com non regolamentati a livello locale (come per esempio quello norvegese).
Ha avuto tuttavia un peso determinante anche l’applicazione di nuove tecnologie di sicurezza per la diagnosi precoce di comportamenti problematici negli utenti.
Gli ultimi dati raccolti, ampiamente positivi, confermano dunque l’impegno costante dell’azienda nelle attività di contrasto alla ludopatia e di promozione del gioco responsabile.
I numeri in dettaglio Introiti da soggetti a rischio ludopatia sotto il 3%
Le statistiche presentate di recente da Kindred Group sono incoraggianti: la raccolta lorda generata dai soggetti ad alto rischio ludopatia si è fermata infatti al 2.7%, scendendo per la prima volta sotto la soglia del 3%.
Il dato si riferisce all’ultimo trimestre 2024 e appare come un importante traguardo anche in virtù dei numeri che si erano registrati nel precedente periodo di monitoraggio.
Il confronto col terzo trimestre 2024 è, in questo senso, rilevante: nei mesi di luglio, agosto e settembre dello scorso anno le giocate a rischio avevano infatti generato un 3.2% degli introiti lordi, quota che ha allarmato l’azienda inducendola a intensificare gli sforzi nella promozione e nel supporto del gambling responsabile.
Oltre alla riduzione dei ricavi “problematici”, il gruppo ha riscontrato altri elementi di positività: si è infatti accertato anche un notevole cambiamento nei comportamenti degli utenti a rischio, dopo l’identificazione e l’attuazione di misure a loro tutela.
Le cifre parlano chiaro: il 92.2% dei soggetti appartenenti al campione ha infatti modificato radicalmente le proprie abitudini, evidenziando così la validità delle procedure studiate dall’azienda per la diffusione di condotte di gioco responsabili.
I risultati raggiunti sono stati sicuramente favoriti dall’acquisizione del gruppo da parte della società francese FDJ (La Française des Jeux), avvenuta nell’ottobre del 2024: manovra strategico-finanziaria che ha portato, oltre all’uscita della holding da tutti i mercati comunitari a regolamentazione locale limitata, al perfezionamento di metodi univoci di contrasto alla ludopatia.
L’acquisizione da parte di FDJ Dalla fine del 2024 è di La Française des Jeux
L’assimilazione del gruppo Kindred da parte di FDJ è stata ufficializzata alla fine del 2024 per una cifra pari a 2,45 miliardi di euro; questa operazione ha permesso alla celebre holding francese di consolidare la sua leadership in ambito europeo nei settori del gambling e del betting online.
L’offerta pubblica per l’acquisto era stata presentata per la prima volta nel gennaio del 2024 e aveva preso definitivamente slancio a seguito dell’approvazione ottenuta dall’Autorité de la Concurrence, ente amministrativo transalpino deputato all’identificazione e all’inibizione di pratiche commerciali anticoncorrenziali.
Il passo definitivo per l’acquisizione è stato fatto il 2 ottobre 2024, giorno in cui la FDJ è riuscita a raggiungere (e addirittura superare) la quota richiesta per la definitiva finalizzazione della transazione: l’offerta finale che le ha consentito di completare la manovra prevedeva l’acquisto di 196 milioni in DSP (certificati di deposito svedesi) e ha portato l’azienda francese a ottenere il controllo del 90.66% del capitale azionario di Kindred.
L’attività combinata dei due gruppi, ormai parte della stessa holding, ha già dato i suoi frutti in termini di posizionamento sui mercati europei più rilevanti: le due aziende stanno inoltre studiando un modello di business specifico che intende associare prestazioni e sostenibilità, fatturato e crescita sostenibile.
Un protocollo che favorirà allo stesso tempo azionisti e utenti finali, questi ultimi instradati verso condotte di gioco responsabile.
Gli obiettivi di sostenibilità Una strategia a lungo termine partita nel 2021
I numeri positivi legati al gioco responsabile attinenti all’ultimo periodo sono parte di una strategia a lungo termine, pianificata e intrapresa da Kindred diversi anni fa.
Dal febbraio del 2021, il gruppo ha infatti deciso di esporre in chiaro per ogni trimestre gli importi di fatturato lordo generati da utenti problematici e da pratiche d’azzardo irresponsabili, una condotta trasparente mirata a aumentare gli sforzi per la promozione del gambling sano e a limitare gli effetti del gioco dannoso sugli utenti.
Il traguardo finale è la piena sostenibilità commerciale, ovvero il raggiungimento dello 0% di introiti derivanti da attività catalogabili come ludopatiche.
Il cosiddetto “percorso verso lo zero”, annunciato dai dirigenti del gruppo, vuole dunque mettere in pratica il perfezionamento degli attuali sistemi di controllo dell’utenza oltre a introdurre nuove tecnologie che potranno garantire ai gambler un’esperienza di gioco serena e piacevole.
In questo contesto va inquadrata anche l’intensificazione delle attività di ricerca, condotte da personale aziendale altamente qualificato e votate alla realizzazione di dossier che possano fare luce sui trend di condotta dei player.
Nel piano d’azione complessivo, votato al concretizzarsi di un business 100% etico, rientrano infine eventuali collaborazioni con gli enti regolatori nazionali dei Paesi in cui la holding è attiva.
Il Player Safety–Early Detection System Un sistema per i comportamenti di gioco dannosi
Nel corso degli anni il gruppo Kindred, con la collaborazione di un team di ricercatori specializzati, ha lavorato per realizzare un sistema collaudato per l’identificazione tempestiva dei comportamenti di gioco dannosi.
Continui perfezionamenti dei modelli scientifici volta per volta usati hanno portato all’attuale versione del protocollo di monitoraggio, denominata Player Safety-Early Detection System (PS-EDS).
Questa tecnologia si avvale di un algoritmo basato su un paradigma empirico di classificazione per la salute mentale, una sorta di manuale diagnostico che permette di riconoscere gli indicatori comportamentali problematici secondo una scala di gravità.
Non appena vengono individuate condotte d’azzardo potenzialmente dannose, il sistema fornisce dunque in automatico degli alert al team aziendale addetto al gioco responsabile.
A questa fase segue un follow-up degli analisti che sono tenuti a studiare in modo approfondito l’attività dell’utente in modo da tracciare un profilo più particolareggiato.
Tutto ciò al fine di confezionare una strategia di contrasto alle pratiche non responsabili che sia compatibile con il livello di rischio rilevato: gli strumenti utilizzati per istruire i gambler al gioco consapevole spaziano da generici messaggi pop-up ad approcci più personalizzati che non escludono anche contatti di natura interpersonale.