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Mondiali di atlerica Tokyo 2025, un'atleta, il logo dei World Athletics Championships Tokyo 2025, una coppa e due schedine scommesse

Bilancio da record per l’Italia ai Mondiali di atletica di Tokyo

Scritto da Elettra D.
4 min. di lettura
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Domenica sono andati in archivio i Mondiali di atletica 2025 tenutisi a Tokyo. La rassegna iridata ha visto l’Italia ottenere un solo oro, ma il record di podi nella storia della manifestazione. Andiamo a vedere chi ha brillato in Giappone e quali sono le speranze per il futuro dell’atletica leggera azzurra.

Un solo oro, ma sette podi totali

Siamo tornati a Tokyo, su quella pista che quattro anni fa ha visto la più clamorosa spedizione olimpica della storia dell’atletica azzurra. Le vibrazioni e i ricordi, come i confronti, era ovvio che ci sarebbero stati.

A livello di allori assoluti non ci siamo avvicinati a quell’evento, visto che è arrivata una sola vittoria. Ma il numero di medaglie complessivo, sette (un oro, tre argenti e 3 bronzi), è stato da record e ha dimostrato che il movimento italiano è decisamente in salute.

Le sette medaglie sono state colte in discipline molto diverse tra loro. In copertina ovviamente ci va Mattia Furlani, che nel salto in lungo ha vinto l’oro mondiale a soli 20 anni. L’atleta romano ha già raggiunto il tetto del mondo ed è solo all’inizio.

Grande conferma anche per Nadia Battocletti. La mezzofondista trentina ha vinto l’argento nei 10.000m e il bronzo nei 5.000m, bissando la doppia medaglia sulle due distanze come lo scorso anno alle Olimpiadi di Parigi.

Poi Antonella Palmisano, argento nella 35km di marcia, unica atleta a confermare la medaglia di Tokyo 2021. Bravo anche Leonardo Fabbri, bronzo nel getto del peso, finalmente sul podio in un grande evento. Così come Iliass Aouani, bronzo a sorpresa nella maratona.

Più inaspettata ancora, ma forse per questo ancora più bella, la medaglia d’argento di Andrea Dellavalle nel salto triplo. Un quasi oro, se Pichardo non avesse trovato la zampata del campione all’ultima possibilità.

Qualche controprestazione

A fronte di questi allori, che hanno portato l’Italia a giocarsi la top 10 del medagliere fino all’ultima giornata (11esimo posto finale, ma quarti per numero di medaglie complessivo), abbiamo però da sottolineare qualche controprestazione.

A cominciare da Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi. I grandi protagonisti delle Olimpiadi del 2021 sono arrivati all’evento lontani dalla loro forma migliore e non sono riusciti a qualificarsi per la finale delle rispettive gare.

Male anche la 4×100 maschile, che, al netto del contatto in semifinale con il Sudafrica, è parsa lontana dai suoi momenti di gloria. Nota dolente anche per Larissa Iapichino: la saltatrice quarta a Parigi 2024 è rimasta a sorpresa esclusa dalla finale del lungo femminile, ma il tempo è dalla sua parte e siamo sicuri che avrà occasioni di riscattarsi.

Gli altri grandi protagonisti

Tra le grandi firme di questa rassegna iridata, un posto di rilievo viene occupato ovviamente da Mondo Duplantis. Primo uomo a superare la barriera dei 6.30m, ha reso ormai il salto con l’asta un vero e proprio monologo svedese.

Da sottolineare la finale dei 400 metri piani femminili, con due donne capaci di scendere sotto i 48 secondi. Sydney McLaughlin-Levrone (Stati Uniti), oro con 47″78, ha timbrato la migliore prestazione degli ultimi 40 anni, avvicinando uno dei record del mondo più longevi di sempre, quello di Marita Koch (47″60, DDR, 1983).

Triplo oro nei 100m, nei 200m e nella 4×100 femminili per l’americana Melissa Jefferson Wooden, vera regina della velocità. Quasi uguagliata dal suo connazionale Noah Lyles, oro nei 200m e nella 4×100 e bronzo nei 100m vinti da Oblique Seville. In generale, gli Stati Uniti hanno dominato il medagliere e fatto podi praticamente ovunque.

Le prospettive dell’atletica italiana per il futuro

Il prossimo grande evento saranno gli Europei di atletica 2026 che si disputeranno a Birmingham, seguiti nel 2027 dai Mondiali a Pechino e nel 2028 dalle Olimpiadi di Los Angeles.

Quali sono dunque le prospettive dell’atletica azzurra per il prossimo triennio? Partiamo dalle sicurezze. Mattia Furlani a 20 anni è già campione del mondo, va da sé dire che ha ancora ampi margini di miglioramento, se non si sentirà la pancia piena lo vediamo in lotta per la vittoria in tutte le manifestazioni del prossimo futuro.

Stesso discorso per Nadia Battocletti, classe 2000 e garanzia di continuità in due gare. Larissa Iapichino la troveremo di nuovo in finale e saprà ritrovare sicuramente il podio.

Abbiamo poi diversi giovani che potrebbero già imporsi dalla prossima rassegna continentale anche tra i grandi. Parliamo dei saltatori in alto Asia Tavernini e Matteo Sioli (classe 2025), della triplista Erika Saraceni, e soprattutto della velocista Kelly Doualla (classe 2009), che sarà importante fra crescere senza bruciarsi.

Elettra D., recensioni e pagine tematiche
Elettra D., recensioni e pagine tematiche Content writer
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Titolo di studio Laurea in Critica e Teoria della Letteratura
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Elettra D. è sbarcata a Time2play nel 2021, una delle prime contributor a essere arruolata per le pagine italiane del sito, dopo anni di esperienza nella scrittura di contenuti, legati (ma non solo) al mondo del gambling online; la molla è stata proprio il paragone con il modo di lavorare di altre aziende in questo campo, esplicitamente orientate alla vendita di un prodotto o una piattaforma di scommesse e casinò e poco interessate alla formazione degli utenti, alla loro salvaguardia e corretta informazione.

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