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Pagelle Mondiali di sci alpino, una coppa, delle schedine, degli sci e il logo FIS

Bilancio Mondiali di sci 2025: le pagelle dei protagonisti

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L’Italia chiude il medagliere della rassegna iridata al terzo posto dietro Svizzera e Austria con due ori e un argento. Da Von Allmen a Odermatt, da Brignone a Goggia, diamo i voti ai protagonisti e alle protagoniste dei Mondiali di sci alpino di Saalbach-Hinterglemm.

Federica Brignone: 10

Era una delle protagoniste più attese in casa Italia e non ha deluso le aspettative. Da leader di Coppa del Mondo, Federica Brignone si presentava con ambizioni di podio in tre gare, dato che la combinata singola non è più presente nel programma iridato. L’oro in gigante, dominato per dispersione, è la ciliegina sulla torta di una carriera straordinaria (in attesa dei Giochi 2026).

Le gare veloci sono state purtroppo viziate da un tracciato da scivolatrici pure. Nonostante questo, la valdostana è arrivata a soli 10 centesimi da un altro oro che sarebbe stato leggenda. Per la libera il discorso era purtroppo chiuso. Brignone a 34 anni, ben 14 dopo la prima medaglia mondiale, non ha ancora finito di stupire.

Raphael Haaser: 9+

La storia copertina di questi Mondiali di Saalbach, almeno per il Team Austria che gareggiava in casa. Haaser non aveva mai vinto in Coppa del Mondo (per lui solo quattro secondi posti, tutti in superg), e torna a casa con due medaglie pesantissime in due gare con una competizione incredibile.

L’argento in superg è forse la medaglia che sorprende meno, di certo mai quanto l’oro in slalom gigante, con dedica alla sorella Ricarda, infortunatasi gravemente proprio a inizio rassegna iridata.

Franjo Von Allmen: 9

Che impatto che ha avuto in questa stagione, il razzo elvetico classe 2001! Von Allmen è stato dirompente nella rassegna iridata appena conclusasi. In superg ha forse un po’ deluso le aspettative, chiudendo 12esimo. Ma si è saputo riscattare subito in discesa libera, con un oro che vale tantissimo, sciando come il Beat Feuz dei bei tempi.

Oro replicato anche nella combinata a coppie, che, ricordiamo, sarà presente nel programma olimpico del prossimo anno. Anche qui Franjo è stato bravissimo a lanciare Meillard con il secondo miglior tempo dopo la libera (a soli due centesimi dal primo posto). Chiudere con due ori pesanti il primo Mondiale è da predestinati.

Marco Odermatt: 8

Un voto che è media tra il 10 e lode del superg e le prestazioni sufficienti (per un campione come lui, sia chiaro) di libera e gigante. Il campione svizzero si presentava come dominatore della rassegna al maschile, ruolo interpretato alla perfezione in superg, dove è stato semplicemente perfetto e imprendibile per tutti (Haaser, argento, è arrivato ad 1 secondo di ritardo).

In libera si è dovuto accontentare del quinto posto dietro ai rampanti compagni di squadra Von Allmen e Monney e ai veterani Kriechmayr e Paris. Il gigante concluso ai piedi del podio è forse ancora più sorprendente. Ad ogni modo, ha chiuso la “tripla corona” calcolando i titoli di Meribel 2023 e siamo sicuri che questi due smacchi lo porteranno ad essere ancora più spietato alle prossime Olimpiadi.

Dominik Paris: 7

Il più forte discesista italiano di tutti i tempi si conferma ancora una volta sfortunato negli appuntamenti importanti. Il quinto posto in superg e il quarto in discesa libera, entrambi ad una manciata di centesimi dalle medaglie, lasciano davvero l’amaro in bocca. Senza contare la combinata a coppie, con un bronzo vanificato da Vinatzer.

Paris però non è stato quasi mai davvero competitivo in stagione e il Mondiale di Saalbach può essere visto anche come un bicchiere mezzo pieno: Domme c’è, è ancora tra i migliori e l’anno prossimo a Bormio, pista che ama, lo aspettiamo per un ultimo numero da campione.

Alex Vinatzer: 6-

Un voto che è la media tra lo splendido oro nel parallelo a squadre in apertura e le pessime prestazioni in combinata a coppie e slalom speciale. Purtroppo, il gardenese ha confermato anche in terra austriaca i suoi difetti e la sua inaffidabilità per due manche quando conta.

Sofia Goggia e Lara Gut: 5

Dobbiamo purtroppo assegnare un’insufficienza a due grandissime campionesse come Sofia Goggia e Lara Gut. La bergamasca, rientrata quest’anno dopo l’ennesimo infortunio, era stata capace di vincere tre libere in stagione e si sperava che potesse mettere a segno una zampata delle sue almeno in libera, dove invece non ha concluso nemmeno nelle 10.

Il quinto posto in superg e l’uscita in gigante lasciano amaro in bocca. Lo stesso discorso vale per Lara Gut: la ticinese è sicuramente meno brillante rispetto alla scorsa stagione, ma non si aspettava di chiudere senza medaglie il Mondiale. Che sia un segnale anche per quanto riguarda la Coppa del Mondo generale?

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