A fine maggio di quest’anno si sono conclusi gli “scrutini” dell’anno passato rispetto al comparto gambling italiano: sapete com’è andata? Bene!
Il comparto del gioco d’azzardo in Italia continua a dimostrare una notevole resistenza dal punto di vista economico, una crescente rilevanza fiscale e un rafforzamento dell’apparato regolatorio, come confermato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) durante il vertice tenutosi a Roma il 21 maggio.
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Qualche numero in dettaglio Lo stato di salute del gambling tricolore
Nel corso dell’incontro, ADM ha fornito un quadro dettagliato sull’andamento del mercato del gioco in Italia e sulla sua evoluzione regolatoria: i dati per il 2024 parlano chiaro, il settore gode di ottima salute!
Il Gross Gaming Revenue (GGR), ovvero il ricavo lordo da gioco, ha raggiunto quota 21,6 miliardi di euro, con un incremento del 4.4% rispetto al 2023, numeri pazzeschi, insomma.
ùA trainare questa crescita è stato soprattutto il segmento online, che ha visto un incremento del 17% del GGR, passando da 4.3 miliardi a 5 miliardi di euro in un solo anno.
Anche il gioco fisico ha mostrato una certa stabilità, salendo lievemente da 16,3 a 16,5 miliardi di euro, ma molto distante dal volume delle scommesse digitali, la cui portata è quasi imbarazzante: nel 2024, il valore totale delle giocate online ha superato i 92 miliardi di euro, contro i circa 65 miliardi del settore fisico, e il volume complessivo (potremmo parlare di “aggregate” tra fisico e digitale!) delle scommesse ha toccato 157,5 miliardi di euro a livello nazionale.
Ma ciò che più interessa il governo è il gettito fiscale: anche su questo fronte, le notizie sono positive, dato che parliamo di 11,6 miliardi di euro di entrate fiscali derivanti dal gioco, che confermano l’importanza strategica del comparto per l’erario italiano.
Introiti e controlli Un’attività di monitoraggio che non si ferma mai
Al di là dei numeri, ma non così in là, ci vien da dire, la relazione di ADM ha sottolineato l’intensificazione dell’attività di controllo sotto la direzione del nuovo direttore generale Roberto Alesse, in carica dal 2023.
La strategia adottata dall’Agenzia si basa su un doppio binario: da un lato sostenere la crescita del comparto, dall’altro garantire il rispetto delle regole e la trasparenza, ovvero il mestiere di ADM.
Nel 2024 sono state effettuate oltre 19.000 ispezioni in punti gioco fisici, che hanno portato all’emissione di 3.319 sanzioni amministrative e al blocco di 721 siti di gioco non autorizzati.
Solo le attività ispettive hanno generato accertamenti fiscali pari a 72,5 milioni di euro.
“La resilienza* del settore e la sua importanza fiscale sono evidenti – ha dichiarato Alesse – Ma è altrettanto fondamentale che la nostra vigilanza resti rigorosa, soprattutto con la crescente digitalizzazione del mercato”.
*Scusate la parola, è una citazione letterale.
Il modus operandi di ADM La gestione delle gare pubbliche: il caso del Lotto
L’approccio bilanciato di ADM si riflette anche nella gestione delle gare pubbliche: due in particolare hanno attirato l’attenzione degli operatori e delle istituzioni, la gara per le concessioni online e quella per la concessione del Lotto.
L’esito della gara per la concessione del Lotto, considerata una delle più importanti nel panorama del gioco pubblico italiano, è stato assai rilevante: la concessione è stata assegnata al consorzio Lottoitalia, formato da IGT, Allwyn, Novomatic e dalla Federazione Italiana Tabaccai, che ha presentato un’offerta di 2,23 miliardi di euro, superando di molte lunghezze la base d’asta di 1 miliardo.
La gara è stata estremamente competitiva: Lottoitalia ha ottenuto 100 punti totali, 40 per l’offerta tecnica e 60 per quella economica, contro i 98,3 punti della proposta presentata da Sisal, controllata dal gruppo internazionale Flutter Entertainment; uno scarto minuscolo.
Il contratto ha una durata di nove anni, fino a novembre 2034, con i pagamenti suddivisi in tre rate: 500 milioni più 300 milioni nel 2025, poi il saldo previsto per aprile 2026; sono inoltre previste una commissione del 6% sulle giocate e una tassa aggiuntiva dell’8% per le attività online rivolte ai consumatori.
Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha definito la gara un successo, lodando la trasparenza del processo e la strenua competizione: per ADM si tratta di un risultato che rafforza la credibilità dell’intero sistema regolatorio italiano.
Una riforma del retail? Una necessaria evoluzione del comparto del gambling “fisico”
Lo sguardo ora si sposta verso il settore fisico, con particolare attenzione alla riforma che ne ridisegnerebbe, almeno parzialmente, i contorni: “Stiamo portando avanti discussioni cruciali con le Regioni”, ha spiegato il vice ministro Leo, facendo riferimento alla struttura regolatoria altamente decentralizzata del nostro Paese.
Una bozza di legge è già stata inviata al Parlamento, con l’intento di estendere la scadenza legislativa al 31 dicembre 2025, per consentire un confronto di più ampio respiro e l’adozione di misure condivise.
“È un tema delicato che coinvolge aspetti come le regole sulle distanze minime dai luoghi sensibili e le strategie per il contrasto al gioco patologico: non riguarda solo il Ministero dell’Economia o il regolatore nazionale, ma richiede un dialogo con le autorità regionali e locali”, ha spiegato il vice ministro.
L’obiettivo dichiarato non è quello di sostituire il gioco fisico con quello digitale, ma di integrare i due canali: “Come dimostra l’esperienza del Regno Unito, la digitalizzazione amplia l’accesso al mercato e migliora la supervisione, ma deve essere bilanciata con la rete fisica”, ha sottolineato ancora Alesse.
ADM e il suo esempio in Europa La nostra Agenzia è un punto di riferimento per i suoi omologhi all’estero
Il quadro che emerge è quello di un settore in forte crescita ma anche fortemente disciplinato, con un’autorità regolatoria attenta e proattiva, capace di coniugare esigenze economiche, sociali e istituzionali o almeno di porsi questo come obiettivo finale di un lavoro assai corposo.
Il successo delle ultime gare pubbliche, l’aumento delle ispezioni e l’impegno nel dialogo con le Regioni indicano una strategia di governance efficace, sicuramente migliore di quella di altre realtà europee.
Il contesto europeo, comunque, si sta dimostrando sempre più attento al gioco responsabile, alla trasparenza e alla legalità, e l’Italia si propone come modello di regolazione efficiente, capace di attrarre investimenti, garantire entrate certe per lo Stato e al contempo tutelare i cittadini: di sicuro ci sta riuscendo.
Le pulizie di primavera di ADM non sono solo un’operazione simbolica, quindi, come spesso accade in contesti in cui si rilasciano dichiarazioni roboanti, ma rappresentano un passo concreto verso un mercato del gioco più moderno, sicuro e sostenibile.
Un equilibrio non semplicissimo da mantenere, ma che oggi sembra un poco più a portata di mano.