Lo straordinario 2024 di Jannik Sinner si è concluso con l’ultimo trionfo, questa volta di squadra, nella Coppa Davis. Il tennista altoatesino è stato ancora una volta determinante, vincendo i suoi 3 match in singolare e il doppio contro l’Argentina.
La Davis è stata solo la ciliegina sulla torta di un anno da record, che rientra tra le migliori stagioni della storia del tennis. Sinner ha vinto otto tornei, tra cui due Slam, tre ATP 1000, due ATP 500 e le ATP Finals, chiudendo al primo posto del ranking con 11.830 punti e quasi 4.000 punti di vantaggio sul numero 2 Zverev.
Non solo: il suo score degli ultimi 12 mesi parla di 73 vittorie e sole sei sconfitte, maturate tutte in situazioni rocambolesche. In tutte le partite giocate quest’anno ha sempre vinto almeno un set, fatto accaduto solo una volta in passato (a Federer nel 2005). Per gli amanti delle statistiche, ha vinto il 92,4% dei match disputati, che valgono l’ottava miglior percentuale di sempre.
Non è facile scegliere le 5 vittorie più belle di Sinner nel 2024. Un po’ perché quest’ultimo anno è stato costellato di successi importanti, un po’ perché tante di queste vittorie sono state talmente tanto schiaccianti da aver tolto una parte di pathos ai tifosi. Noi ci proviamo lo stesso e vi presentiamo la nostra shortlist dei migliori successi di Sinner del 2024.
La vittoria contro Djokovic in semifinale all’Australian Open
Sinner era arrivato all’Australian Open 2024 sulla cresta dell’onda dell’ottimo finale di stagione 2023, in cui aveva finalmente fatto il salto di qualità. Tra Finals e Davis era riuscito a battere due volte il n. 1 Djokovic, prendendo però una lezione dal campione serbo nella finale dei migliori otto ATP.
Nole tornava quindi a Melbourne da principale favorito del primo Slam dell’anno, vinto in passato già 10 volte. Per questo motivo, la vittoria di Sinner in semifinale sul campione serbo è stata interpretata da molti come un passaggio di consegne con quello che gli addetti ai lavori già reputavano suo erede naturale.
Il match è stato senza storia: il punteggio di 6-1, 6-2, 6-7, 6-3 quasi non rende giustizia alla superiorità del campione altoatesino. Solo un sussulto di orgoglio ha permesso a Djokovic di portare a casa un set, ma da questa semifinale (che in Australia non aveva mai perso), Nole non si è praticamente più ripreso.
Il successo un po’ inatteso ha permesso a Jannik di raggiungere per la prima volta in carriera una finale Slam, arrivandoci da favorito. La tattica spregiudicata di Medvedev, l’avversario per il titolo, ha reso le cose difficili, ma alla fine Sinner ha portato a casa il suo primo Australian Open con il risultato di 3-2.
Il successo contro Medvedev in semifinale a Miami
Ci scuserete se prendiamo ancora una volta una vittoria in semifinale, preferendola a quella della finale. Ma la vittoria contro Medvedev nel penultimo atto del Miami Open 2024 è stata oltremodo significativa per diverse ragioni.
Partito un po’ in sordina nel torneo, vincendo i primi turni per ordinaria amministrazione, Sinner ha saputo alzare il livello del gioco adeguandolo all’avversario di turno, proprio come fanno i campioni assoluti. Il successo per 6-1, 6-2 in semifinale contro la testa di serie n. 3, Daniil Medevev, è stato un distillato dello Jannik dominante che ammiriamo oggi.
Un tennis perfetto, senza sbavature, così potente da sembrare irreale, contro un avversario che fino alla parte finale del 2023 aveva sempre patito. In quel momento, tanti addetti ai lavori hanno capito che il livello raggiunto dal campione altoatesino era davvero superiore. Sinner ha poi riservato lo stesso trattamento a Dimitrov in finale (6-3, 6-1 il risultato), vincendo finalmente il primo Miami Open dopo due sconfitte in finale.
La finale vinta contro Fritz per il primo titolo US Open
Dopo un periodo di leggera flessione corrispondente alla stagione su terra e su erba, dovuto all’infortunio all’anca e (si sarebbe scoperto solo in seguito) alla spada di Damocle del caso Clostebol, Jannik è tornato in versione schiacciasassi in concomitanza con l’arrivo del cemento americano.
Dal Cincinnati Open in poi, infatti, la volpe di Sesto Pusteria ha perso un solo match (a Pechino contro Alcaraz), incorniciando un finale di stagione pauroso. Ma facciamo un passo indietro. Lo US Open lo vedeva naturale favorito, in quanto n. 1 del ranking, ma sempre con Alcaraz, Djokovic e Zverev molto vicini.
I tre contender principali hanno però abbandonato il tabellone prima del previsto. Gli avversari sulla strada del titolo, dagli ottavi in poi, si sono rivelati gli ostici Paul, Medvedev, Draper e Fritz. Tutti sconfitti con grandissima autorevolezza.
Abbiamo scelto la finale contro il padrone di casa come match copertina, per via della grande sicurezza che Jannik ha saputo infondere nei suoi tifosi: nonostante l’alto livello di tennis espresso da Taylor, nessuno ha mai dubitato che la partita non fosse sempre saldamente nelle mani di Sinner. Anche il primo titolo dello US Open, secondo Slam in carriera, è arrivato così in bacheca con il risultato di 6-3, 6-4, 7-5.
Il quarto titolo 1000 contro Djokovic allo Shanghai Masters
Poche volte si è rivisto un Djokovic davvero ad alto livello nel corso di questo 2024. Quello che ha vinto l’oro alle Olimpiadi di Parigi sicuramente lo è stato, così come certamente quello che si è presentato ai nastri di partenza del penultimo ATP 1000 della stagione, il Masters di Shanghai.
Anche Sinner, capace di annichilire nei quarti di finale nuovamente Medvedev (6-1,6-4, ormai la sua vittima preferita), aveva mostrato di essere in forma. Ma Djokovic aveva eliminato sulla sua strada Taylor Fritz in semifinale e l’astro nascente ceco Mensik nei quarti, facendo vedere un altissimo livello di gioco.
Per questo fa ancora più effetto la sicurezza con cui il campione italiano ha avuto la meglio su Nole in una finale spettacolare, ma sempre in controllo, vinta con un magistrale tie break nel primo set e dominando con il tennis il secondo parziale (7-6, 6-3). Una sconfitta che ha messo la parola fine sul 2024 di Djokovic, che da quel momento ha deciso di prendersi una lunga pausa di riflessione e arrivando a scegliere Murray come nuovo coach per il 2025.
Il primo trionfo alle ATP Finals, sempre contro Fritz
Concludiamo la nostra rassegna delle più belle vittorie di Sinner nel 2024 con un altro successo emblematico. Il sigillo che il tennista altoatesino ha messo alle ATP Finals è stato disarmante per gli avversari. Il successo di Torino è arrivato senza mai perdere nemmeno un set: anzi, senza mai concedere agli avversare di vincere più di quattro game per set. In questo momento della stagione i bookmaker quotavano le scommesse su Sinner sempre meno di 1.10 a vittoria.
Il dominio assoluto di Jannik si è espresso al meglio nelle partite contro Taylor Fritz, l’unico altro campione ad aver dimostrato di possedere un livello con cui, perlomeno, riuscire a tenere testa negli scambi contro l’azzurro. Tutto questo si è trasformato però in due sconfitte per 6-4, 6-4, che hanno lasciato l’americano con le lacrime agli occhi dopo il match point della finale. Il pubblico torinese ha però apprezzato e applaudito anche lo sconfitto.
Il momento da extraterrestre di Sinner è continuato alle finali di Coppa Davis di Malaga. Anche in Andalusia Jannik ha continuato a stritolare gli avversari, portando sempre i punti decisivi all’Italia nelle partite con Baez, De Minaur e in finale (forse il match più combattuto) contro Griekspoor. Ma, almeno qui, la copertina del trionfo l’ha lasciata al compagno di squadra Berrettini.