Mentre i cugini nerazzurri festeggiano l’accesso alla semifinale di Champions League, dopo aver eliminato il Bayern Monaco e aver zittito parecchi gufi (me compreso), il Milan si prepara alla sfida interna contro l’Atalanta nel disperato tentativo di dare un senso a una stagione fin qui a dir poco amara.
Prima di parlare della partita di San Siro, voglio spendere due parole sull’Inter e sull’impresa compiuta nel buttare fuori Harry Kane e compagnia bella. Da tifoso medio del Milan, lo ammetto: ho gufato fino all’ultimo secondo in tutti i modi, in tutti i luoghi e in tutti i laghi. Senza successo.
Purtroppo, l’Inter ha meritato E chissà quando torneremo noi in Champions League
Ma mettendo da parte la goliardia e gli sfottò — che fanno parte del gioco e rendono il calcio quello sport meraviglioso che è — devo riconoscere, con onestà sportiva, che la squadra di Inzaghi ha meritato la qualificazione nel doppio confronto contri i tedeschi.
E vi dirò di più: non è tanto l’accesso alla semifinale a farmi rosicare, quanto la gioia che ho visto negli occhi dei tifosi nerazzurri sugli spalti, in sintonia perfetta con l’entusiasmo dei giocatori festanti in campo.
Emozioni così sono il sale del tifo, sono ciò per cui noi tutti viviamo il calcio. E quando queste emozioni mancano, tutto perde un po’ di senso.
E mi prende davvero a male pensare che noi del Milan una partita di Champions la rigiocheremo, ad andar bene, tra un anno e mezzo o forse anche di più. Molto di più se non ci sarà un cambio deciso di rotta.
Il quarto posto è utopico, o no? Attenzione: l’Atalanta ci aspetta con più motivazioni di noi
Ma torniamo alla nostra umile Serie A e ai nostri mediocri obiettivi. La situazione e gli equilibri cambiano di partita in partita perché i punti iniziano a pesare tanto.
Nonostante lo scorso weekend calcistico abbiamo effettivamente recuperato 2 punti su Fiorentina, Roma, Lazio e Bologna e ben 3 sul Bologna, io continuo a pensare che il quarto posto sia una chimera.
Utopico. Eppure vedo ancora gente che ci spera, che ci crede. Non lo so, forse sono io quello strano. L’Atalanta, dopo tre sconfitte di fila contro Inter, Fiorentina e Lazio, è tornata alla vittoria battendo 2-0 il Bologna.
Il calcio è strano: fino a poco fa, i bergamaschi erano lì a giocarsi lo Scudetto con Inter e Napoli, oggi rischiano di uscire dalla zona Champions.
La Juve è a -2, il Bologna a -4. Ecco perché la sfida di domenica, probabilmente, peserà più per Gasperini che per Conceição. Questo potrebbe rappresentare un vantaggio psicologico per il Milan, ma sappiamo bene che nel calcio le cose non filano mai lisce.
Le formazioni di Milan-Atalanta E l’attesissima Sentenza di Brogna numero 34
L’Atalanta, senza Kolasinac (stagione finita per lui), dovrebbe schierarsi col solito 3-4-1-2: Carnesecchi tra i pali; Toloi, Hien e Djimsiti in difesa; Cuadrado, Ederson, De Roon e Zappacosta a centrocampo; Pasalic alle spalle di Lookman e Retegui. E grazie al cielo non ci sarà De Ketelaere: in questa stagione disgraziata, ci mancava solo che segnasse lui a San Siro…
Il Milan dovrebbe confermare il nuovo modulo visto contro l’Udinese, che ha dato segnali incoraggianti. In porta da valutare Maignan e in caso di forfait, toccherà a Sportiello. Difesa con Pavlovic, Gabbia e il rinato Tomori; sulle fasce Jimenez e Theo, mentre in mezzo dovrebbero agire Fofana e Reijnders.
Davanti, tridente affidato a Leao, Jovic e Pulisic. Il serbo è in ballottaggio con Abraham, ma credo che alla fine verrà confermato, dopo la buona prestazione alla Dacia Arena.
A prescindere dal risultato (che ovviamente spero favorevole al Milan), sono molto curioso di vedere questo nuovo assetto tattico messo alla prova contro una squadra solida e aggressiva come l’Atalanta, che a sua volta gioca con la difesa a tre.
Secondo me — ma spero di essere brutalmente smentito — parecchi di quelli che si sono esaltati dopo la vittoria di Udine torneranno con i piedi per terra.
Detto questo: sentenza di Brogna time! Mi aspetto una partita vivace, con tante azioni da una parte e dall’altra con almeno un gol per parte. Oggi me la sento e voglio davvero esagerare: dico 2-2! Risultato bello ma inutile. Un po’ come Musah. Sto scherzando, Musah non è bello…

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