Le Sentenze di Brogna: habemus un attaccante vero!

La vita è una continua ricerca di certezze, e dopo l’ultima esilarante partita di campionato tra Empoli e Milan, posso affermare con orgoglio di averne trovata una in più: habemus attaccante! Intendo un attaccante vero, eh?

Non di quelli fake che indossano la maglia numero 9 senza mai farsi vedere in campo (un saluto affettuoso a Jovic!) o di quelli che dovrebbero stare in attacco ma si ritrovano a difendere tra Tomori e Pavlovic (un caro pensiero a Morata!), o peggio ancora quelli che non riescono a buttarla in rete neanche con le mani (si, Abraham, è inutile che mi guardi, mi riferisco proprio a te…).

Il più grande spettacolo dopo Giroud Forse con Gimenez ci siamo davvero

Fatemelo dire a bassa voce ma forse, e dico forse, abbiamo un attaccante come Dio comanda, uno di quelli che punta l’avversario, lo salta, tira con determinazione nello specchio della porta e, udite udite, segna pure!

Dopo anni di mediocrità, quasi ignoravo l’esistenza di attaccanti con queste caratteristiche. O meglio, sapevo vagamente della loro esistenza ma solo perché li incontravo da avversari.

Vi dirò di più, ero anche ignaro del fatto che – volendo – quegli attaccanti lì si potessero addirittura acquistare. In cambio del vile danaro. E noi un attaccante così lo abbiamo nalmente acquistato: Santiago El Messicano Gimenez!

Per carità, deve ancora dimostrare tutto il suo potenziale, ma, quando c’è la stoffa, è impossibile non riconoscerla ed apprezzarla fin dai primi tocchi di palla, dai primi movimenti, accompagnati dalla ferocia di chi ha fame di spaccare il mondo.

Mi sto facendo prendere troppo dall’entusiasmo ma, capitemi, dopo anni di Jovic, Lapadula, Kalinic, Destro e compagnia bella, non è semplice restare con i piedi per terra. Negli ultimi anni solo Giroud ha rappresentato una bella boccata d’ossigeno.

Ecco lo spauracchio Feyenoord Gli abbiamo scippato il bomber, sarà ababstanza?

Stasera si torna in campo per i playoff di Champions League contro il Feyenoord. Chi passa, affronterà una tra Inter ed Arsenal. Il match di oggi, tanto per cambiare, è particolarmente insidioso e una statistica in particolare che riguarda il Feyenoord non mi aiuta a rilassarmi: il club olandese ha perso solo una delle 11 partite in casa nelle principali competizioni europee contro squadre italiane.

Per carità, i numeri lasciano il tempo che trovano perché alla fine a parlare è sempre e solo il rettangolo verde, però di certo questa loro tradizione favorevole contro le squadre made in Italy non mi rallegra particolarmente.

Poche chiacchiere, non possiamo assolutamente permetterci di sbagliare. So che c’è anche il ritorno a San Siro ma qualora fosse possibile, mi piacerebbe chiudere i giochi già oggi.

Forse chiuderli completamente sarebbe chiedere troppo, quindi rettifico e mi auguro perlomeno che i ragazzi riescano ad indirizzare la qualificazione verso un esito favorevole. È troppo anche questo? Va beh allora fate come vi pare, basta che non mi sputtanate il passaggio del turno già stasera. Grazie.

Il Feyenoord non sta attraversando un momento facile: hanno appena cambiato allenatore, affidandosi ad un traghettatore che non conosce affatto la squadra e poi contano almeno 5 o 6 giocatori indisponibili di un certo livello e, dulcis in fundo, hanno perso il loro bomber di riferimento. (Esatto, proprio lui, il nostro Gimenez!)

Le interessanti conferenze stampa del Mister Che non chiariscono chi scenderà in campo

Al contrario, il Milan sta vivendo un periodo piuttosto positivo, sia a livello mentale che fisico. Inoltre, fioccano le buone notizie: la prima proviene dall’infermeria che ci informa che Loftus-Cheek non è riuscito a recuperare completamente. La seconda direttamente dal giudice sportivo, che ci ricorda che Musah è squalificato.

Al netto di queste due assenze, chi scenderà in campo per il Diavolo? A tal proposito Mister Conceição ha svolto una conferenza stampa molto interessante che ci ha lasciato davvero tanti spunti di riessione e diversi piccoli spoiler degni di nota. Per chi se la fosse persa, riassumo brevemente i passaggi più signicativi.

Inizio Conferenza.

• “Mister, vedremo dall’inizio tutti e quattro i tuoi campioni offensivi?”
• “Eeeh, non lo posso dire…”
• “Ci può dire almeno se dopo due panchine di la Rafa Leao sarà titolare?”
• “Eeeh, preferisco non dirlo…”
• “Gimenez invece sarà impiegato dal primo minuto?”
• “Eeeh, vediamo dai…”

Fine Conferenza.

Come accennavo all’inizio dell’articolo, la vita è una costante ricerca di certezze. E tu, caro Mister, con la tua conferenza, sei riuscito a mettere in discussione tutte quelle che ho accumulato in 38 anni di vita.