Amici de “Le Sentenze di Brogna”, ci siamo! Tra poche ore scenderanno in campo Inter e Milan per la Finale di Supercoppa Italiana. Per tanti è una coppetta da snobbare mentre per me no, è pur sempre un trofeo e come tale va rispettato ma soprattutto vinto. Personalmente godo anche quando batto a braccio di ferro mio nipote di 1 anno e mezzo, figuriamoci se non esulto per la Supercoppa.
I fioretti di Capodanno
Ovviamente, vincerla non regala la stessa adrenalina di alzare una Champions League al cielo o conquistare uno Scudetto, ma perderla… beh, fa davvero rosicare. E cominciare il 2025 rosicando per una sconfitta in finale contro l’Inter non era esattamente il tipo di inizio anno che avevo immaginato.
Poi vi confesso che a Capodanno, tra i tanti fioretti che ho fatto, c’era anche quello di nominare il meno possibile il nostro Signore Gesù. Sino ad oggi sono stato impeccabile, non vorrei mandare in vacca questa promessa già il 6 gennaio.
La partita è sicuramente proibitiva ma è pur sempre una partita secca, all’interno della quale può succedere di tutto, a favore e contro. Magari per il Milan si mette subito bene… che so, Dimarco si fa espellere dopo due minuti o meglio ancora Emerson Royal si fa male nel riscaldamento pre partita. Ovviamente sto scherzando, va bene tutto ma non mi permetterei mai di augurare una cosa così brutta a Dimarco.
Le assenze di Leão e Thuram
Tornando serio, se è vero che l’assenza di Leão, almeno tra i titolari, rappresenterà un’assenza pesante per il Milan, è altrettanto vero che il forfait di Thuram non può essere sottovalutato.
Entrambi i giocatori sono elementi chiave per le rispettive squadre, capaci di incidere in maniera decisiva nei momenti cruciali. La non titolarità di Leão – nonostante non stia vivendo la miglior stagione calcistica della sua vita – priverà il Milan di uno dei suoi principali creatori di gioco e finalizzatori, mentre l’assenza certa di Thuram toglierà all’Inter un punto di riferimento importante in attacco.
Soprattutto quest’anno dove riesce a buttarla dentro anche con uno starnuto. Sarà interessante vedere come i due allenatori decideranno di sopperire a queste assenze e come cambieranno gli equilibri in campo. Per quanto riguarda Thuram, stiamo pur sempre parlando del giocatore più impattante in casa Inter, capace sino ad oggi, di entrare attivamente in ben 16 realizzazioni nerazzurre grazie ai suoi 13 goal e 3 assist.
Senza di lui l’Inter perde sicuramente tanto lì in avanti: strappi, forza fisica e cinismo. Va detto però che tanti goal per Mister Inzaghi arrivano anche dai centrocampisti come Nicolò Barella, Calhanoglu, Henrikh Mkhitaryan, Denzel Dumfries (autore di una fantastica doppietta in Seminale contro l’Atalanta), Davide Frattesi, Federico Dimarco, Carlos Augusto ed anche lo spauracchio Matteo Darmian. Tradotto: manca Thuram? Bene ma non c’è comunque da star tranquilli.
Al Milan, come dicevo, da valutare le condizioni di Rafa Leão. L’unica certezza è che non partirà titolare, resta il mistero su quanti minuti abbia sulle gambe. Mistero che avremmo potuto sciogliere nella conferenza stampa pre partita di ieri, se non fosse che i giornalisti presenti hanno preferito chiedere al Mister come stesse con il raffreddore, se fosse emozionato per la Finale e quanto fosse importante la gura del nutrizionista nel suo Milan.
Sul livello di queste domande preferisco non aggiungere altro per non venir meno a quel famoso fioretto di Capodanno.
Non giriamoci troppo intorno
Si lo so, ci sto girando intorno senza dirvi effettivamente la mia sul match ma tranquilli, oggi più che mai mi sbilancio perché in realtà ho un pronostico in testa da giorni che vorrei condividere con voi.
Premessa: per me sarà una partita giocata molto sui nervi ed infatti non mi aspetto un risultato roboante e netto. Al contrario, penso che il match sarà tiratissimo, con poche occasioni da rete. Magari l’Inter passerà anche in vantaggio ma di certo non avrà poi in automatico la strada spianata per la vittoria.
Per me finirà in pareggio nei 90 minuti e, udite udite, Emerson El Football Royal la alzerà al cielo. Ok, direi che questo articolo possa finire qui, con quest’immagine incredibile. O forse impossibile. Staremo a vedere…
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