Milan – Juve è alle porte e l’ansia sale sempre di più. Ansia per una partita che ha tutti i connotati per essere decisiva, nel bene o nel male. Vincere darebbe la giusta adrenalina e carica per il filotto di partite che ci spetta – una più complicata dell’altra – a distanza super ravvicinata.
Perdere significherebbe, al contrario, mettere una pietra tombale sul discorso scudetto, stroncando definitivamente anche le speranze dei 4 o 5 milanisti ottimisti rimasti nel mondo che ancora credono nell’impresa titanica del tricolore.
Pessimismo cronico in vista di Milan-Juve
Io, spinto dal mio innato pessimismo cronico, ho già preparato il calendario e sono pronto ad elencarli tutti, ma proprio tutti, dal primo all’ultimo. Anzi, vi dirò di più, forse non ho neanche bisogno di leggerli considerando che a furia di nominarli a weekend alterni, sto imparando l’elenco a memoria. Concedetemi il tempo di altre due o tre sconfitte e sarò pronto a salire sulla sedia per elencarli a memoria a mò di poesia di Natale.
Considerando che oltre ad essere pessimista sono anche un discreto masochista, ho pensato bene di farmi del male andando a vedere qualche vecchia formazione di Milan – Juve e confrontarla con i protagonisti attuali. Passare da Marcos Cafù, Nesta, Mister Ancelotti e capitan Maldini a Emerson Royal, Thiaw, Mister Fonseca e capitan Calabria è un’esperienza surreale non adatta di deboli di cuore. E di fegato. Ma ora basta fare il nostalgico e pensiamo a sabato.
Una delle due compagini ha mezza squadra in infermeria e stranamente a sto giro quella compagine non è il Milan. Dopo Nico Gonzalez, Adzic, Bremer, Milik, Douglas Luiz, Cabal, la Juventus perde anche un altro pezzo da 90: il bomber Dusan Vlahovic. Assenza pesante per Thiago Motta che valuterà probabilmente di sostituirlo con Timothy Weah. Eh già… Weah… figlio di King George… non ce la faccio, troppi ricordi…
Il dilemma dei centrali di difesa
Il Milan, imprevisti dell’ultimo secondo a parte, scenderà in campo con la formazione tipo. Nei giorni scorsi si dava per certa la titolarità della coppia difensiva formata da Thiaw e Pavlovic anche se, considerando il forfait di Vlahovic a favore di Weah – giocatore di certo più rapido – non mi stupirei se Fonseca optasse per un altro difensore più dinamico e veloce come Olu….Oluwaf…Oluwa…va beh: Tomori.
E le statistiche cosa dicono? Su 210 gare disputate in Serie A, ben 81 volte ha vinto la Vecchia Signora, 66 volte la partita è finita in parità mentre 63 volte l’ha spuntata il Diavolo. Direi che ci sono tutti i buoni motivi per affermare con assoluta certezza che la squadra di Thiago Motta ha già la vittoria in tasca. (La gufata contro il Napoli qualche articolo fa ha funzionato, provo a fare il bis…)
Scaramanzia e gufate parte, che partita mi aspetto? Partendo dal presupposto che il Milan è obbligato a vincere, sogno un inizio di gara sprint per il Diavolo che proverà a indirizzare subito il match a proprio favore. (…e fu così che subimmo 2 goal nei primi 10 minuti…) Credo che i rossoneri avranno il pallino del gioco e probabilmente più possesso palla e più occasioni…
Che partita mi aspetto dai bianconeri
Occhio però alla Juve che non si limiterà di certo a difendere ma proverà a contrattaccare sfruttando la velocità e l’imprevedibilità del tridente formato da Yildiz, Weah e Conceicao che durante la partita scambieranno tante volte le rispettive posizioni per non dare punti di riferimento alla difesa del Milan. I bianconeri in classifica sono messi sicuramente meglio ma, nonostante le tante assenze, non credo che si accontenteranno di un pareggio.
In settimana Ibra, durante un’intervista, ha palesato la necessità per il Milan di trovare equilibrio per abbassare il numero dei goal subiti che ad oggi sono addirittura il doppio di quelli bianconeri, con una partita in meno. Ecco perché mi aspetto una partita in cui entrambe le squadre troveranno la via del goal. Alla fine però, udite udite, credo che il Milan la spunterà per 2 a 1 con goal di Yildiz, Morata e Leao.
Proprio da Leao mi aspetto una partita convincente da protagonista, per dare continuità alle ultime belle prestazioni e spazzare definitivamente le nubi che lo hanno accompagnato in questa prima parte di stagione. Lo ammetto, mi sono già pentito di essere stato così ottimista con questo mio pronostico e prometto che, in caso di sconfitta, non mi esporrò mai più. Neanche sotto tortura.

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