Sono trascorsi appena pochi giorni dall’ultimo episodio di “Le sentenze di Brogna” eppure sembra sia passato un secolo, considerando la rivoluzione che ha travolto Milanello: Paulo Fonseca non è più l’allenatore del Milan.
Un Milan più scoppiettante di una serie tv
A rendere ufficiale questa clamorosa decisione di Paulo Fonseca, è stato Paulo Fonseca, in un’intervista esclusiva rilasciata al giornalista Paulo Fonseca.
Questa introduzione estremamente esilarante serve a sottolineare quanto il nostro ormai ex allenatore sia stato abbandonato al suo destino dalla stessa società. Un po’ come fece Rose con Leonardo Di Caprio in Titanic per intenderci…
A livello puramente tattico, non mi mancherà nulla. Escluse le indimenticabili imprese nel derby contro l’Inter e al Santiago Bernabéu contro il Real Madrid, faccio davvero fatica a ricordare tre prestazioni consecutive del Milan che possano essere considerate degne di nota.
Non c’era un’idea di gioco, non c’era un briciolo di identità, non c’era un gruppo. Insomma, non c’era nulla che potesse far presagire una vittoria. E infatti, non vincevamo.
Caro Paulo, cosa ci mancherà di te
Se c’è una cosa che invece mi mancherà di Fonseca sono le sue conferenze stampa, lì si che ci si divertiva. Indimenticabile il suo “no me frega un caso du nome du jogador” durante la polemica con Rafa Leao.
Frase che per giorni ho seriamente pensato di tatuarmi sul petto (mamma, sto scherzando, tranquilla…). Per non parlare “du giocu posizionao” o ancora “du giocu ofensivo y dominante”. Basta, non ce la faccio, troppi ricordi.
Un altro portoghese in panchina
Ora si volta pagina, anche se restiamo sempre in orbita portoghese. La guida tecnica è stata affidata a Sérgio Conceição, ex tecnico del Porto ed ex giocatore di Lazio e Inter.
Durante la conferenza stampa di presentazione, Ibra non ha risparmiato elogi: “Conceição non ha bisogno di presentazioni. È un vincente, ha carattere, sa come entrare subito in corsa. Al Porto ha fatto grandi risultati, ieri ha voluto subito la squadra in campo”.
Tutto molto bello, ma a questo punto la domanda è legittima: se la considerazione verso Conceição è così alta, perché non ingaggiarlo già la scorsa estate? Mistero della fede.
Conceição, esordio bomba contro la Juve e… il figlio
La prima sfida di Mister Conceição sarà subito una semifinale di Supercoppa Italiana contro la Juve. Il destino ha voluto che nella Vecchia Signora troverà suo figlio Francisco.
Parlando di campo, entrambe le squadre stanno vivendo una stagione ben al di sotto delle aspettative. Un altro punto in comune tra le due compagini è l’incredibile numero di infortuni: la Juve è in emergenza da inizio stagione, mentre il Milan ha iniziato a perdere pezzi poco dopo che, circa un mese fa, l’ex mister Fonseca ebbe la brillante idea di dire: “Voi giornalisti non parlate mai di questo, ma noi non abbiamo quasi nessun infortunio, e questo è positivo”.
Da quel momento, l’ecatombe è stata totale. In virtù di tutte queste analogie, mi aspetto una partita sicuramente equilibrata, giocata sui nervi. Spero solo che non sarà la fotocopia dell’ultima sfida di campionato, che più che emozioni ha regalato sbadigli.
Sono convinto che alla fine a spuntarla sarà chi saprà aspettare l’attimo giusto per colpire, magari sfruttando la giocata del singolo. Pronosticare un risultato è difficilissimo, ma mi sbilancio: pareggio nei 90 minuti e qualificazione che si deciderà ai calci di rigore.
Lo dico? Lo sto dicendo… passa il Milan. L’ho detto.
L’altra semifinale di Supercoppa
Stasera, nell’altra semifinale, scenderanno in campo Inter e Atalanta, due squadre che se la passano sicuramente meglio di Milan e Juve. Non che ci voglia tanto.
Sarà una finale anticipata a tutti gli effetti, che promette gol e spettacolo. Mister Inzaghi è il Re indiscusso di questa competizione, con 5 coppe conquistate su 5 partecipazioni.
Lo dico? Lo sto dicendo… passa l’Atalanta. L’ho detto. Credo davvero che Gasperini possa avere la meglio su Thuram e company. Non chiedetemi il motivo, è il mio sesto senso che mi spinge verso questo pronostico.
Lo stesso sesto senso che nel 2024 aveva previsto il trionfo dell’Inghilterra nell’Europeo, del Borussia Dortmund in Champions League e, uscendo dal calcio, di Geolier al Festival di Sanremo.

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