Amici di Time2Play, siete pronti a rivivere insieme questa entusiasmante stagione? Mettetevi comodi, allacciate le flebo che si parte!
Estate 2024. I tifosi rossoneri sognano Antonio Conte in panchina, ma la società fa una scelta a sorpresa: Jurgen Klopp? Carlo Ancelotti? Pep Guardiola?
No, Paulo Fonseca! Più che “sorpresa” direi uno scherzo di cattivo gusto. L’articolo potrebbe tranquillamente finire qui. Ma siamo masochisti, e quindi andiamo avanti.
Fonseca, una scelta discutibile Simpatia, eleganza, ma bastano per allenare i rossoneri?
Diciamocelo, il nome di Fonseca non ha mai scaldato il cuore di nessun milanista e col senno del poi non eravamo proprio così matti a essere scettici sulla sua scelta.
Per carità simpaticissimo, eh? Ci passerei tantissime serate con lui a ridere e scherzare davanti a un buon bicchiere di vino rosso e qualche tarallo da sgranocchiare.
Per carità elegantissimo, eh? Andrei in giro con lui a fare shopping nelle migliori boutique di Milano dalla mattina alla sera (l’importante è che paghi lui), ma no, sulla panchina del Milan io e tanti altri non lo abbiamo mai voluto.
La sua avventura in rossonero è stata un disastro sin dalle prime uscite in Campionato, condite da un mix di confusione tattica, una miriade di goal subiti a campo aperto (alla faccia “dell’echilibrio da squadra” e “du sciocu posizionao”) e tanti punti pesantissimi lasciati per strada.
La ciliegina sulla torta? Il famoso “cooling break” all’Olimpico contro la Lazio: Leão e Theo appena entrati vanno dalla parte opposta del campo, ignorando completamente Fonseca che cerca di dare indicazioni.
Piccolo gesto, ma messaggio fortissimo: tra lui e alcuni senatori dello spogliatoio, è gelo totale. E siamo ancora al 1° settembre. Come si dice, chi ben comincia…
Fortunatamente è subito intervenuto il nostro Ds che è riuscito a fare da intermediario tra allenatore e giocatori, riportando immediatamente un clima sereno nell’ambiente rosson…ah no. Nella scorsa stagione non avevamo un Ds. Come non detto.
Tra campionato e Champions pochi guizzi
Il campionato da lì fino all’esonero di Fonseca è stato un continuo sali e scendi…una “montagna russa”, come diceva spesso il Mister. Va riconosciuto che in Europa il copione è stato ben diverso. L’inizio nella nuova Champions League, rivoluzionata con un girone unico da 36 squadre, è stato da incubo, con due sconfitte consecutive che sembravano già condannare il Milan.
E invece, contro ogni previsione, il Diavolo ha ritrovato fiducia e compattezza, infilando quattro vittorie di fila che hanno riacceso speranze e ambizioni. L’apice della libidine? Un clamoroso 3-1 rifilato al Real Madrid al Bernabéu.
Sarà forse questo lo sliding door positivo della stagione che tanto stavamo aspettando? Spoiler: no. Fonseca viene esonerato in una fredda notte milanese, nel parcheggio di San Siro, dopo un pareggio contro la Roma. E chi lo annuncia? Lui stesso, affacciandosi dal finestrino della sua auto: “Sì, è finita. Ho dato tutto”.
Ecco la sua eredità: da una parte un Milan messo malissimo in campionato e ben lontano dal fatidico 4′ posto e dall’altra parte un Milan messo molto bene in Champions League con mezza qualificazione diretta agli Ottavi già in tasca.
Sempre portoghese, ma con grinta In panca arriva Sérgio Conceição
Al suo posto arriva un altro portoghese, Sérgio Conceição. Grinta da vendere, carattere fumantino e un passato vincente al Porto. Non il profeta del calcio champagne, ma almeno porta in dote un po’ di garra.
Ecco, a pelle non mi ha mai ispirato grande simpatia: difficilmente ci andrei a fare un aperitivo, figuriamoci shopping insieme. Però la vita ci stupisce e nel giro di poche ore, sono già innamorato perso di lui considerando che pronti via, il Milan vola in Arabia Saudita per la Supercoppa Italiana (versione a quattro squadre) e sorprende tutti: batte la Juventus in semifinale e l’Inter in finale.
Due vittorie, due rimonte, due belle soddisfazioni e un trofeo inaspettato alzato al cielo! La squadra sembra rinata e balla insieme al Mister con il sigaro in bocca sulle note di danza kuduro.
Sarà questo lo sliding door positivo della stagione che tanto stavamo aspettando? Spoiler: no. Ve la faccio breve per non allungare troppo l’agonia:
- Dopo una settimana dal suo arrivo, Mister Conceição prova a menare Capitan Davide Calabria in campo a San Siro davanti a 60 mila persone.
- A fine Gennaio il Milan interviene in modo massiccio sul mercato di riparazione, nel tentativo disperato di tornare in corsa per un posto in Europa…(tentativo fallito.
- Gli Ottavi di Champions? Mai raggiunti a causa dello spareggio perso contro quei cadaveri del Feyenoord.
- Finale di Coppa Italia? Ci arriviamo, sì…per perderla contro il Bologna, che non la vinceva dal 1974. (Gode Davide Calabria che nel frattempo era passato proprio al Bologna…).
E in tutto ciò, ve lo ricordate l’allenatore che tutti volevamo a inizio stagione? Sì, proprio lui: Antonio Conte. Bene, ha vinto lo Scudetto. Col Napoli. Sipario.

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