Amici di Time2Play, eccoci di nuovo! Forse è la prima volta che, il giorno dopo una vittoria, mi sento agitato e nervoso come se avessimo perso. Chi ha visto la partita sa già bene il perché, chi non l’ha vista avrà il riassunto a breve.
Prima però devo confessare un piccolo mea culpa riguardo l’ultima Sentenza di Brogna: avevo previsto quattro scenari, ovvero gol di entrambe le squadre (sbagliato), almeno tre reti complessive (sbagliato), Kunku marcatore (sbagliato) e un gol annullato a Santi Giménez (sbagliato).
Uno splendido en-plein di fallimenti. Beh sbagliarne 4 su 4 va che non è facile, eh? Provateci voi a fare schifo come faccio schifo io. È una dote innata che va comunque allenata giorno dopo giorno. per alzare sempre di più l’asticella. Per il prossimo match proverò a fare 5 su 5. Questa è una promessa. O forse una minaccia.
Una vittoria molto allegriana Ma poco allegra tra bebotate e incredibili decisioni arbitrali
La partita di ieri a San Siro è stata poco allegra ma molto allegriana (carino sto gioco di parole! Se lo trovate scritto altrove, segnatevi che l’hanno copiato da me). Primo tempo abbastanza scialbo dove il momento più interessante è stato un rinvio dal fondo battuto al 12esimo.
Nel secondo tempo il Milan ha alzato il ritmo e, dopo quattro occasioni sprecate dal Bebote, ci ha pensato Modrić a sbloccare tutto con una conclusione splendida. Apparentemente un gol semplice, ma in realtà la palla l’ha piazzata con precisione chirurgica proprio all’angolino.
Luka illumina San Siro
Luka a questa qualità di rendere semplici le cose difficili. Il contrario di Fofana per intenderci che invece riesce a rendere difficili le cose semplici. Chiedo scusa a Youssuf per questo accanimento nei suoi confronti ma una volta che mi hanno venduto Musah ed Emerson El Football Royal, io con qualcuno dovrò pur sfogare.
In teoria ci sarebbe anche Estupinan che si presta molto al mio becero bullismo ma ieri ha fatto una buona partita e quindi gli concedo un po’ di tregua.
Finale con p..cata arbitrale E una dissertazione culinaria sulle salamelle
Comunque va bene tutto: complimenti a Modrić, applausi a Rabiot, bravo chi vi pare… ma non posso sorvolare sulla gigantesca porcata che è andata in scena nel finale.
Per chi non avesse seguito l’episodio, vi faccio un rapido riassunto: scucchiata tottiana di Pulisic per Nkunku che entra in area, si ritrova davanti al portiere pronto a calciare quando Lucumí decide di travolgerlo da dietro.
Nonostante tutto l’ex Chelsea si rialza immediatamente riprende il possesso del pallone fino a quando arriva Freuler che lo affossa con uno sgambetto. L’arbitro non ha dubbi: rigore! E mentre io ero lì a chiedermi chi avrebbe potuto calciare quel rigore… l’arbitro prende tempo. E ancora tempo. E ancora.
L’arte di prendere tempo
Passeggia nervosamente avanti e indietro, parla con il VAR con l’auricolare, poi esce da San Siro per sgranchirsi un po’ le gambe e nell’attesa si compra pure un panino con la salamella con ketchup e maionese.
Che poi, parentesi doverosa: non ho mai capito perché fuori da San Siro nei panini non infilino anche le patatine fritte. Nel Salento è la normalità durante le sagre di paese, ma a Milano evidentemente no. Vabbè, magari un giorno ci scrivo un articolo a parte su queste ingiustizie culinarie.
Dicevo, l’arbitro temporeggia e ad un certo punto fa il segno del VAR per andare a rivedere il calcio di rigore. Si pianta davanti allo schermo, continua a masticare il suo paninazzo e solo dopo aver ingurgitato l’ultimo boccone decide finalmente di comunicare la sua scelta al pubblico di San Siro.
Il VAR ha figli e figliastri E Allegri (giustamente) impazzisce
“Il numero 8 non ha commesso fallo. Rigore revocato!”. Ma come non ha commesso fallo? Ma se lo ha letterlmanente azzoppato. Va beh, avrò avuto un abbaglio io, ok! Ma Lucimì invece? Non lo ha buttato giù con gambe e mani? Tutto ok? Tutto corretto? Neanche mezzo replay su quella situazione?
Allegri furibondo, impazzisce, si toglie la giacca, la butta per terra e va a muso duro con il quarto uomo tra l’apoteosi di San Siro. Rosso diretto.
Il momento più bello c’è stato nel post partita quando Allegri ha sminuito tutta la situazione dichiarando “Cosa è successo? Niente di che, c’è stato l’episodio del rigore e ho avuto da ridire col quarto uomo. Con molto calma mi sono tolto la giacca e sono uscito…”. Giuro, sono schiattato dal ridere.
Tre domande esistenziali
Detto questo vi saluto e vi lascio con tre domande esistenziali: perché non è stato dato il primo rigore? Perché è stato tolto il secondo? Ma soprattutto, perché i paninari fuori San Siro oltre alla salamella, non ci mettono anche due patatine fritte?

Sono la nuova punta di diamante del blog di Time2play, uno YouTuber e creatore di contenuti di fede milanista e avrò a disposizione la rubrica Le Sentenze di Brogna con i miei commenti alle vicende di Serie A.
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