Le prime due settimane della Vuelta a España 2024 sono state avvincenti e piene di colpi di scena, nonostante i ritiri precoci di alcuni possibili protagonisti. Il duello per la maglia rossa di leader della generale si è progressivamente concentrato sull’australiano O’Connor, protagonista di una fuga “bidone”, e il favorito della vigilia, lo sloveno Roglic, che ha ancora più di un minuto di ritardo da recuperare in classifica. Vediamo come potrà evolversi la corsa.
Cosa è successo finora: il colpo di mano di O’Connor e i ritiri
La Vuelta 2024 è partita con un grande favorito, Primoz Roglic, e diversi validi contendenti, dal portoghese Almeida allo spagnolo Mas e al britannico Adam Yates, e diversi outsider di alto profilo, come Landa, Carapaz, Skjelmose e il nostro Tiberi.
Il colpo di scena si è avuto però nella sesta tappa, da Jerez de la Frontera Yunquera. Il gruppo ha lasciato andare una fuga che ha preso diversi minuti di vantaggio ed è riuscita ad arrivare al traguardo grazie anche a corridori forti in salita come Lipowitz e Ben O’Connor. Proprio l’australiano ha conquistato tappa e maglia, con un vantaggio di quasi cinque minuti su Roglic.
Da quel momento abbiamo assistito ad una lunga rincorsa dello sloveno al primato in classifica. Rincorsa quasi indisturbata, anche a causa di fattori esterni che hanno privato la manifestazione di alcuni protagonisti. Su tutti, il portoghese Joao Almeida (UAE), costretto al ritiro dal covid nell’ottava tappa quando era terzo in classifica, e l’italiano Antonio Tiberi (Bahrein) nella frazione successiva, a causa di un malore, da quarto in graduatoria e maglia bianca.
La terza settimana della Vuelta 2024: quote dei favoriti e pronostico
La rincorsa di Roglic sembrava potersi coronare con la maglia rossa già domenica scorsa, ma lo sloveno ha sbagliato tattica insieme alla squadra. Dopo aver cambiato bici in previsione della salita finale, ha subito una penalità di 20″ per aver sfruttato la scia dell’ammiraglia, non riuscendo poi a staccare l’australiano nell’asperità finale. Il ritardo in classifica è quindi salito a 1:03″.
Ciclista | Nazionalità | Squadra | Tempo | |
---|---|---|---|---|
Ben O’Connor | Australia | Decathlon AG2R LMT | 60:19:22 | |
Primoz Roglic | Slovenia | Red Bull-Bora-Hansgrohe | +1:03″ | |
Enric Mas | Spagna | Movistar Team | +2:23″ | |
Richard Carapaz | Ecuador | EF Education-EasyPost | +2:44″ | |
Mikel Landa | Spagna | Soudal Quick Step | +3:05″ |
Nonostante il piccolo incidente di domenica, però, i favori del pronostico finale antepost è tutto dalla parte dello sloveno. L’ultima settimana prevede infatti diverse tappe di montagna, a cominciare dall’arrivo in salita della tappa odierna.
La sedicesima frazione con arrivo a Lagos de Covadonga prevede tre durissime salite e 4mila metri di dislivello. Anche le tappe 19 e 20 hanno un’altimetria proibitiva: Roglic ha dimostrato di avere un altro passo in salita rispetto ai suoi avversari, ma ha dalla sua anche l’ultima frazione, una cronometro di 24 km. La sua quota come vincitore finale è infatti solo di 1.22.
I bookmaker non credono alla vittoria finale dei suoi avversari. La maglia rossa O’Connor e il terzo in classifica Mas sono accreditati della stessa quota (9.00), molto distante da quella dello sloveno. Chance ridotte al lumicino invece per Carapaz (19.00) e Landa (20.00).