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Serie A 2025/26, giornata #14: consigli scommesse

Scritto da Elettra D.
25 min. di lettura
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Possiamo dirlo? Secondo noi sì: questo campionato ci ricorda tanto gli anni ‘80. Si sente quel bel profumo retrò, quelle prime venti giornate combattutissime in vetta e in zona retrocessione che poi portano a uno sfilacciamento graduale (chissà se sarà così davvero o se è solo una nostra fantasia). Poi magari la situazione rimarrà congelata fino alla giornata numero 33, eh, chi può dirlo. Sta di fatto che una lotta tanto serrata, punto su punto, non si vedeva da un bel pezzo e noi siamo ben felici di dichiarare che tutti i giochi sono aperti, sia quelli che riguardano la zona alta della classifica che quelli inerenti alla rovente zona retrocessione.

Gli scorsi pronostici potevano andare meglio, ma ci sono stati risultati onestamente impronosticabili. Uno su tutti? Ovviamente la vittoria di carattere e potenza della Cremo a Bologna. In pratica, abbiamo sentito con queste nostre orecchie un monte di YouTuber sperticarsi in lodi del Bologna poco prima che la partita si giocasse, portando (possiamo dirlo?) una sfiga agghiacciandeh agli uomini di Italiano. Ascoltarli martedì ci ha fatti accartocciare dentro.

Comunque, anche per questa quattordicesima di Serie A i match caldi si sprecano: l’Inter che affronta il Como al Meazza, oppure la Lazio che ospita il Bologna (due squadre che, per motivi diversi, sono uscite scuornate dalla giornata precedente). Ovviamente, il vero grande big match della giornata sarà Napoli-Juventus: chi è stato a Napoli ha una vaga idea di quanto questa città odii i colori bianconeri (quelli piemontesi, ovviamente, mica tutti): nei Quartieri Spagnoli è tutto un fiorire di sciarpe con scritte che ricordano curve Viola, rotoli di carta igienica con ciucci assortiti che compiono angherie a zebre affatto felici e via discorrendo. La questura sta pensando di vietare la partita in casa ai tifosi napoletani, per dire (no, non è vero ovviamente, scherziamo).

Il turno di Coppa Italia? Difficile che le grandi lo sentano nelle gambe, dato il gran numero di riserve impiegate. Di questo malcostume tutto italico di snobbare malamente la coppa nazionale un giorno vi parleremo, ma non è questo il giorno. Questo è il giorno in cui siete finiti sulla pagina Time2play dedicata ai pronostici per la quattordicesima di Serie A: avessimo una sigla, partirebbe ora. Immaginatela. Vi spieghiamo come funziona: venti pronostici per dieci incontri, selezionati mettendoci nei panni di ogni tifoseria. Il giorno in cui si potrà scommettere sugli errori arbitrali sarà un giorno di sommo gaudio e se va avanti così facilmente certi strafalcioni dei fischietti nostrani verranno quotati, data la frequenza con cui avvengono (citofonare Milan-Lazio per ulteriori chiarimenti). Bando ai bandi, alle bande e ai bandoli, torniamo alla matassa: diamo il via ai nostri impareggiabili pronostici! L’operatore per questa giornata è Sportium*, uno dei migliori siti scommesse, mica cotiche.

CHI VINCE FESTEGGIA, CHI PERDE SPIEGA

  • Il pronostico azzeccato più clamoroso: Juventus – Cagliari 1 + Gol (3.70), ce la sentivamo nelle budella, questa.
  • La toppata più clamorosa: Vandeputte Assist 1+ (5.50), su tre gol l’assistman della Serie A non ne assiste manco uno.

Sassuolo – Fiorentina Sabato 6 dicembre, ore 15.00

Quota “1” SportiumQuote “X” SportiumQuota “2” Sportium
2.953.102.60
Sassuolo

Sassuolo, un Volpato per Berardi

La spacciano come una possibilità, un’occasione, “Anzi, meglio così!”, ma l’infortunio di Berardi non ci voleva proprio. Ok, davvero Volpato avrà modo di mettersi in mostra, ma a che prezzo? In un momento così delicato, poi: dopo il pareggio col Pisa, la sconfitta col Como. E mentre il Milan mette gli occhi su Idzes, i tifosi neroverdi cercano di nasconderlo in tutti i modi dietro ai paraventi, simbolo della città modenese. No, questo ce lo siamo inventati, ma non sarebbe male. Comunque, quel che volevamo dirvi è che il Sassuolo ha invece messo gli occhietti su Pisilli (Pisilliiiiiiii!): noi in Redaz adoriamo Pisilli, saremmo felici di vederlo giocare più frequentemente. La Fiorentina è la roulette russa del campionato: non ha ancora vinto e il prossimo colpo potrebbe essere quello che il tamburo non batte a vuoto. Finora tutte le squadre che hanno affrontato i Viola hanno sentito solo “click”. Sentirà lo stesso suono anche il Sassuolo? Ah, comunque: lesione di un qualche grado al flessore destro, per Berardi. Tornerà tra 40 giorni, quando già sapremo dello sparo della Viola. O del click, ovviamente.

Fiorentina

Fiorentina, mettetelo voi, qui, il titoletto…

… noi non abbiamo cuore. Che possiamo dire? È un tracollo psicologico senza precedenti, almeno a memoria nostra. Aspettate che me ne accerto. Ho chiesto a Manuel e Rocco, qua di fronte a me, e anche loro confermano. Manuel accenna al Monza dell’anno scorso, ma non siamo nello stesso argine, mi sa. Rocco suggerisce la Viola di Radice/Agroppi (1993), ma nelle prime 15 ne aveva vinte due, ergo nisba. Manco quella. Seguiamo P3lo su YouTube (celebre tifoso della Viola) e vorremmo commentare per cercare di consolarlo, ma siamo sinceramente senza parole. La Fiorentina le ha prese anche dalla Dea, in più avrà Pongračić squalificato e chissà se tornerà Gosens. Sul serio, credeteci, non abbiamo adeguate parole. Una prece per Vanoli. E la chiudiamo qua.

Inter – Como Sabato 6 dicembre, ore 18.00

Quota “1” SportiumQuote “X” SportiumQuota “2” Sportium
1.544.355.90
Inter

Inter, Diouf Diouf, il treno è partito?

Ok, era solo il Venezia in Coppa Italia, d’accordo, ma Diouf ha dato prova del fatto che il tifo in Italia è davvero un po’ impaziente e squinternato: il ragazzo forse aveva solo bisogno di ambientarsi un po’. Noi, per dire, ce l’abbiamo al Fanta e ci siamo ben guardati dallo svincolarlo. Bei movimenti, belle letture, bel piede, bello. Pio anche fa il suo e lo fa bene, torna il treno armeno Mkhitaryan a centrocampo e meno male, dato che per Dumfries ci sarà da aspettare ancora un bel pezzo e ai nerazzurri serve qualche senatore a guidare i giovani virgulti che affollano la Pinetina. Contro il Como sarà un match davvero interessante, dato il Fabregas Gate della scorsa estate, che ha lasciato Ausilio con un pugno di mosche e un rimbrotto aeroportuale di Suwarso. Che figure. A proposito, Suwarso è classe 1985, lo avreste mai detto? Comunque: Luis Enrique non convince ancora a pieno, anche se contro il Venezia ha fatto bene, ma insomma. Al suo posto si pensa ancora a Carlos Augusto. Bisseck prenderà il posto di un troppo deambulante Acerbi, Zieliński insidia Sučić ma occhio al ritorno dell’armeno, come scritto sopra. Bel match, chissà se lo chiameranno “scontro diretto”.

Como

Como, ti stai confermando bene

Se pensate che l’anno scorso era solo una neopromossa. Ci sarebbe da scrivere un manuale di buona gestione, perché quest’anno il Como sta dimostrando di non essere una meteora della Serie A, ma una realtà capace di dare filo da torcere a tutte le squadre che incontra. Fabregas ci mette del suo, ma la squadra è in fiducia: dopo i cinque fischioni rifilati al Torino, il Como ne rifila due pure al Sassuolo ed è la migliore difesa della Serie A assieme alla Roma (solo sette gol subiti) e seconda migliore differenza reti dopo l’Inter. Numeri impressionanti. Il Papu Gomez parla di Nico Paz: dice che giocare in una squadra che non gli mette addosso molte pressioni come il Como ha senza dubbio fatto bene al ragazzo (5 gol, 5 assist, giocate qualitativamente di livello molto alto), ma che tra poco sarà pronto a spiccare il volo in una grande. Quale? Chissà se ci leggono da Madrid (spoiler: no), ma sicuro il ragazzo sta attirando le attenzioni dei Blancos per un ritorno all’ovile. Douvikas pronto alla titolarità, felice di aver segnato contro il Sassuolo, e Smolčić torna dalla squalifica.

Hellas Verona – Atalanta Sabato 6 dicembre, ore 20.45

Quota “1” SportiumQuote “X” SportiumQuota “2” Sportium
5.003.901.68
Verona

Verona, Gagliardout: tegola rossa per Zanetti

I tifosi interisti saranno pronti a dire “gli è andata bene, a quelli dell’Hellas” (che coraggio, tra l’altro, a dire così, dopo la partita che hanno giocato proprio contro gli uomini di Zanetti!), ma Gagliardini è una pedina importante per questa squadra. La sua squalifica, tra l’altro, fa scopa con l’infortunio di Bradarić (una lesione da qualche parte a sinistra). Cosa possiamo dire del Verona? Che ok, stiamo tutti a parlare di quanto sia forte Giovane, di quanto a volte ci impressioni Orban, ma se poi non la buttano dentro è difficile vincere le partite. Per tacere della difesa, perché ne abbiamo già parlato in modo aperto la scorsa volta: adesso ha altri due gol sul groppone. Presi dal Genoa, poi: ci vuole un bello sforzo, là dietro, per prendere due gol da questo Genoa, ragazzi. Non per niente la squadra è ultima in classifica, con gli stessi punti in classifica della Fiorentina ma una peggiore differenza reti. E della Fiorentina già sapete (lassù abbiamo dimostrato di non avere più parole in merito). Come possa Zanetti continuare a ricoprire il suo ruolo permane faccenda misteriosa, di settimana in settimana.

Atalanta

La Dea torna in Palla

Il cambio in panchina comincia a dare i suoi frutti: il secondo tempo contro il Napoli ha mostrato sprazzi di caparbietà (nonostante il risultato finale), la vittoria contro la Fiorentina ha sancito che non tutti i cambi in panchina riescono col buco (Vanoli, ti vogliamo bene) e il monologo in Coppa Italia contro il Genoa ha fatto brillare gli occhi dei tifosi, anche se nella Coppa nazionale le squadre non schierano la crema. Un quattro a zero senza appello, atto, più che a battere, ad annichilire l’undici di De Rossi. E va bene, la Cremonese li ha scavalcati in classifica, d’accordo, fa strano: il fatto è che la Dea ha davvero l’aria dell’invitata a una festa che arriva tardissimo, quando le danze sono già iniziate, un paio di invitati ormai sbronzi marci, la musica che rimbomba; lei entra in sala facendo finta di niente, sorridendo convinta e forte del bel pensiero che ha portato ai padroni di casa, la Serie A, ovvero un Lookman che torna a far sognare tifosi nerazzurri (sponda bergamasca, ovviamente) e gli appassionati di calcio in genere. E mentre su Ederson si tuffa il Cholo, la Dea continua a sorseggiare un Martini, sdegnosa: contro il Verona tornano i titolari.

Cremonese – Lecce Domenica 7 dicembre, ore 12.30

Quota “1” SportiumQuote “X” SportiumQuota “2” Sportium
2.453.053.20
Cremonese

Cremosissima Cremo!

Che bomba! Lunedì scorso, mentre tutti continuavano a dire che il Bologna, in caso di vittoria contro la Cremonese, avrebbe raggiunto Inter e Roma là in alto, i ragazzi di Nicola stavano preparando la partita perfetta, sfregandosi le mani con cupidigia. Forse stiamo esagerando (a volte succede, scusateci), ma avete visto che partita?! Tre fischiotti farciti alla Cremo, per gli uomini di Italiano! Che prendono su e portano a casa. Che morale altissimo, che bei colpi, che mentalità! E poco importa se Terracciano ha premuto quadrato invece di cerchio, Nicola ha messo in campo un capolavoro tattico. Ora non resta che prendere tutto il buono che questa partita gli ha dato e metterlo in campo nei prossimi appuntamenti, primo fra tutti il Lecce. La premiata ditta Bonazzoli-Vardy è pronta a riaprire i cancelli: accorrete e portate con voi una lattina di RedBull da donare al centravanti grigiorosso, saprà ben lui cosa farne. E mentre Payero segna il suo primo gol in Serie A e rilascia interviste paciose e sorridenti, noi ci sentiamo il cuore che si scalda, in questo mese di feste e umanità al meglio delle sue possibilità. Undicesimo posto, diciassette punti in classifica. Champagne.

Lecce

Lecce, Ramadani maratoneta

Ramadani è il giocatore che ha macinato più chilometri in Serie A (151,7 km): l’albanese corre come un treno, è il centrocampista cardine degli schemi di Eusebio Di Francesco. Al suo terzo anno coi leccesi sta facendo la stagione della vita. Bravo ragazzo! La trasferta di Cremona sarà senza dubbio più tosta della partita contro il Torino, vinta 2-1 con le due reti segnate in soli due minuti: due fiammate pazzesche di Coulibaly e Banda, col Toro che accorcia con Che Adams e Asllani che decide di battere un rigore con la palla medica (altrimenti non si spiega quella spantoffolata). Insomma, il Lecce l’ha anche sfangata, bisogna dirlo; è anche vero che la Serie A è un po’ il campionato delle sfangate (principe indiscusso: Max Allegri, ma lo sapete). A proposito di Asllani, una cosa dobbiamo scrivervela: ha dichiarato “Il Lecce ci ha messi sotto, non si sa perché”. Dove preferiva che li mettesse? Di lato? Fuori dallo stadio? Al chioschetto a vendere panini imbottiti? Lecce, la prossima volta che metti sotto un avversario, facci il favore: abbi cura di rivelargli anche il motivo. Ok? Anche se forse la Cremo ha la maturità necessaria di capirlo da sola, in caso.

Cagliari – Roma Domenica 7 dicembre, ore 15.00

Quota “1” SportiumQuote “X” SportiumQuota “2” Sportium
5.403.701.68
Cagliari

Cagliari in flessione ma non flessuoso

I risultati in casa Cagliari stentano un po’: nelle ultime cinque, solo due sono i punti raggranellati, e di certo contro la Roma non si può pretendere del calcio champagne. Oltretutto, in Coppa Italia la squadra ha dato del filo da torcere al Napoli, costringendo i partenopei ai rigori a oltranza e Caprile a un’amara intervista: dichiara che è dispiaciuto del risultato ma convinto che con quella determinazione si possa arrivare al raggiungimento dell’obiettivo. Quale sarebbe, questo obiettivo? La salvezza, ragazzi. La salvezza in carrozza, senza patemi, senza infarti, con Pully che a bordo campo si apre una Pepsi (o, più probabile, si scola un mirto fresco). E chissà se il buon Caprile sarà ancora della partita cagliaritana, l’anno prossimo, viste le sirene che cantano da qualche tempo… chissà. Contro la Roma, tra l’altro, c’è il serio rischio che manchi uno dei difensori più incarogniti di tutta la Serie A: Yerry Mina deve essere valutato. Sarebbe un brutto colpo, assieme alla possibile mancanza di Mazzitelli. Ovviamente fuori Belotti e Ze Pedro. La classifica è tosta: a 11 punti, assieme al Cagliari, altre due squadre, mentre a 10 c’è la prima della zona retrocessione. Date le premesse, contro la Roma anche un punto sarebbe oro.

Roma

Roma, Gasperini, che lezione dal match con il Napoli?

Una partita in cui quella vecchia volpe di Conte ha ingabbiato gli uomini di Gasp grazie alla foga agonistica. Gasperini, lo sappiamo, contro le squadre che usano quest’arma risulta molto spesso impreparato: la partita non è mai stata in discussione, la Roma non ha costruito a sufficienza per impensierire il Napoli, bona lì. I giallorossi si guardano attorno per il mercato di gennaio, comunque, mercato che si chiama “di riparazione” mica per niente. È vero, la Roma non ha tutto questo bisogno di correre ai ripari (soprattutto se confrontiamo questa stagione con quella dell’anno scorso), ma è anche vero che, con in panca un Gasperon De Gasperoni, è normale volere di più. Nel mirino Boga, avanguardia pura. E Chiesa? I meglio informati ci informano che il suo nome “resta sullo sfondo”. Lo sfondo del presepe, probabilmente, con Dybala che sempre sarà al centro della composizione (almeno nei nostri romantici cuori). Si dice che non esista cura migliore di una bella trasferta a Cagliari: sole, mare, relax, iodio nei polmoni. Altro che Ostia Lido. C’è un sito carinissimo che offre la guida a Cagliari per i tifosi giallorossi: ci siamo presi la briga di leggerla, parla di “brindisi di festeggiamento sulla spiaggia del Poetto”. Fate voi gli scongiuri.

Lazio – Bologna Domenica 7 dicembre, ore 18.00

Quota “1” SportiumQuote “X” SportiumQuota “2” Sportium
2.623.102.90
Lazio

Lazio, polemiche e popcorn

La più scoppiettante, entusiasmante, coinvolgente polemica riguardante il Var nella tredicesima giornata ha coinvolto la Lazio. Milan-Lazio, per la precisione: una valanga di detti, ridetti, taciuti, stradetti, urlati e maledetti. Un presunto, supposto, immaginato, sempre fischiabile (scegliete voi) fallo di mano di Pavlović porta a un controllo Var di SEI MINUTI. Rocchi, il giorno dopo, sostiene che sarebbero bastati 15 secondi. Ora, noi non siamo dorotei: il fallo di mano è ridicolo tanto quanto diversi falli di mano fischiati negli ultimi anni di questo campionato, ma non assegnarlo a causa di un precedente fallo su Pavlović è ancora più ridicolo. La Serie A, di questo passo, diventerà una barzelletta buona da raccontare ai nostri nipoti, “Pensa, piccolo, che esisteva uno sport in cui gli arbitri decidevano come un atleta dovesse tenere le braccia quando saltava. Ed era uno sport di piedi”. Resta che la Lazio affronterà in casa il Bologna senza Rovella e Cataldi ma con la garra dopo il passaggio del turno in Coppa Italia proprio contro il Milan. Castellanos cerca di far tornare il sorriso sul volto del Brontosarri sgomitando per la maglia da titolare. Un match davvero molto interessante.

Bologna

Bologna, Iraniano col cremino in mano

Che botta pazzesca per l’orgoglio del Bologna. Abbiamo visto un divertente video di un tifoso rossoblu di ritorno dallo stadio e diceva solo “Male male male male male. Ma male male male male male”. Morale: non salvava nessuno per più di un quarto d’ora, dopo il match con la Cremonese. Forse era infreddolito, anzi sicuramente, ma ci sentiamo di non dargli torto, perché il Bologna ha preso una di quelle scuffie, proprio mentre tutti lo esaltavano, che… socc’mel! E non c’è nemmeno tanto tempo per metabolizzare: subito il Parma in Coppa Italia e poi via, in trasferta romana: dolce vita, Vespino (non 50 Special però,che Renato Er Purciaro che le noleggia sulla Prenestina dice le ha fuori tutte), giretto a Piazza del Popolo e Lazio all’Olimpico. Il tutto senza Vitik, il che è un peccato perché sul pullman delle gite è uno dei più spassosi, ma l’adduttore lungo lo terrà fuori tre settimane. Italiano però ha già riservato i posti dietro a Holm, Cambiaghi e Rowe, tornati a pieno regime. Serve una bella scossa, una carbonara, qualcosa. Sperando di non sbagliare trattorie, che nel centro di Roma i bambini si perdono, i berlinesi anche e i bolognesi pure, se va male.

Napoli – Juventus Domenica 7 dicembre, ore 20.45

Quota “1” SportiumQuote “X” SportiumQuota “2” Sportium
2.423.003.30
Napoli

Napoli, niente Taffo per Conte

Chi suonava le campane a morto per Antonio Conte (metaforiche, eh, mettete via quei cornini rossi) si sbagliava di grosso: Andonio è vivo e lotta insieme a noi. Certo, la sorpresa di restare in corsa per la Coppa Italia, i suoi non gliela dovevano fare, ma tant’è: rigori a oltranza e Milinković-Savić che para, segna, porta i panini imbottiti, fa tutto lui. Conte che fulminava i suoi con occhi di brace, ma nisba; addirittura Lucca titolare e lui che fa? SEGNA. Insomma, in settimana gli è girato tutto storto, ma conta di recuperare contro la Juventus: Napoli tutta è già pronta a una calorosa accoglienza dei pullman da Reggio Calabria che piomberanno in gran copia in Piazza del Plebiscito. Da Reggio Calabria, Catanzaro e Torino, scusate. Insomma, un incontro bellissimo, poetico, quasi lotta di classe, ma quasi. Anzi, abbiamo scritto una sciocchezza, lasciate perdere. 3-4-2-1 per gli azzurri, con gli ex reietti Noa Lang e Neres ormai titolarissimi, ma Lobotka salta un giro a causa di un non meglio specificato problema muscolare (ma tanto non avremmo ugualmente capito di cosa si tratti). Probabile Elmas.

Juventus

Juve, Vlahović torna a marzo raga

Questa notizia è pesantissima sia per la Juventus, dato che Spallettone stava facendo molto affidamento su di lui, che per tutti noi poveri fantacalcisti che a settembre (o giù di lì) ci siamo svenati per accaparrarcelo. Sì, parliamo sempre della nostra squadra, ahinoi. Comunque, marzo: un mese che, ora che siamo solo all’inizio dei veri rigori invernali, ci sembra lontano anni luce. E non solo: vogliamo dire di Gatti? Torna a gennaio, gennaio è più vicino, ma in mezzo restano comunque un mucchio di partite. Tegole su tegole, dal tetto del castello puntellato da Spalletti: è bastato il vento forte delle ultime giornate, tornare alla vittoria, che tac. E ora si va a Napoli, dove sarà difficile non solo la vittoria, ma anche l’acciuffamento di un pareggio; uno di quei risultati più probabili, ultimamente, quando si parla di Luciano. La ruota di Napoli, poi, ha un significato tutto speciale per Spalletti, con quel tatuaggio guascone che gli brucerà sulla pelle mentre guarderà i tifosi del Maradona che lo fischieranno senza pietà. Sì, Luciano, questo accadrà. E se non sarà così sarà solo perché, ultimamente, il Maradona è silenzioso di suo.

Pisa – Parma Lunedì 8 dicembre, ore 15.00

Quota “1” SportiumQuote “X” SportiumQuota “2” Sportium
2.373.003.30
Pisa

Pisa, il virus passa Šemper

Tornerà contro il Parma, Šemper, dato che la settimana scorsa non era in grado (causa virus) di timbrare il cartellino contro l’Inter. Il Pisa potrebbe imputare a questo la sconfitta, ma sarebbe un’ingiustizia: il povero Scuffet ha fatto quel che ha potuto, ma Lautaro Martinez aveva tutta l’aria di quello che voleva prendersi la testa della classifica cannonieri, e infatti. La differenza tra gli attaccanti delle due squadre nerazzurre sta qua: Lautaro la mette, Nzola ci prova, salta, corre, sguscia, calcia, ma non la mette mai. E ora verrà anche convocato per la Coppa d’Africa, quindi il Pisa lo perderà per un po’. Ma non oggi, non ancora, dato che sarà titolare nell’undici di Gilardino e che dicembre gliela mandi buona, stavolta. Ora è il momento di raccogliere punti e contro il Parma le possibilità di farlo ci sono. Il Tirreno, intanto, dedica molte lodi al bravo Piccinini, il talento classe 2001 con la maglia 36. Ovviamente partirà titolare contro il Parma. Buone notizie anche dal fronte Denoon: ha ricominciato a lavorare in gruppo e dovrebbe almeno essere convocabile. Sa il cielo se basterà.

Parma

Parma, quasi ti riesce il giocone in Coppa Italia

Per un pelo il Parma non porta il Bologna ai rigori, nel derby emiliano di Coppa Italia. Una bella prestazione dei ragazzi di Cuesta, un po’ troppo spreconi davanti, mentre Castro, il caro Castro o il CastroCaro, non perdona. Come per Nzola, più su, qui sta la differenza: c’è chi la mette e chi non la mette, ma non è vero che il calcio è faccenda semplice come dice il vate Macs (nel senso di Allegri). Sempre resta la fame di punti in Serie A, perché lo spauracchio della retrocessione è tutt’altro che lontano. Occhio alla questione che riguarda il mercato “Allenatore Esonerato Sì/No”, perché Cuesta scaricato è dato al momento a 1.50. Una panchina che inizia a scricchiolare un po’, anche perché la suddetta zona retrocessione dista solo un punto. Un punto misero che sperabilmente potrebbe diventare di più, se solo il Pisa non guastasse tutto. Ma giocare a Pisa non è facile per le Big, come potrebbe essere facile per la quart’ultima in classifica? In più, sapendo che la terzultima è proprio il Pisa? Uno scontro salvezza autentico, di quelli da seguire col fiato sospeso e un bel mastello di popcorn in una domenica che, in alternativa, offrirebbe solo uno scialbo centro commerciale.

Udinese – Genoa Lunedì 8 dicembre, ore 18.00

Quota “1” SportiumQuote “X” SportiumQuota “2” Sportium
2.453.003.15
Udinese

Udinese, parla anche il Bepi Pillon!

Una brutta figura in Coppa Italia contro la Juve: un 2-0 Juve che non ammette repliche. Atta è un po’ acciaccato e pare potrebbe non calcare il campo, almeno non da titolare, anche se le prime valutazioni paiono incoraggianti (una frase completamente senza senso, all’apparenza, ma cercate bene). Rientro per Kristensen, buona notizia. Nel frattempo arrivano notizie dall’Anatolia; c’è speranza che Zaniolo resti all’Udinese senza tornare laggiù, dato che non rientra nei piani del Galatasaray. Se vi sembra poco, guardate ai numeri: ha segnato cinque fischioni con la maglia dell’Udinese in questa stagione. Insomma, Udinese, Parma battuto, ora tocca tornare a Udine e non sfigurare col Genoa. Il Bepi Pillon commenta la sfida tra le due squadre in un’intervista in cui dichiara lapidario che l’Udinese ha qualcosa in più. Non conoscete Pillon? L’irreprensibile Bepi Pillon? È l’ex allenatore del Genoa (anno di grazia: 1998). Non sapevano proprio a chi chiedere un parere sulla partita, d’accordo, ma questo abbiamo e noi questo vi diciamo.

Genoa

Genoa, bene in campionato, male in Coppa Italia

Batte il Verona e poi le busca malamente dalla Dea in Coppa Italia. Ma le busca male male male, come direbbe Giò (che voi non conoscete, ma credeteci sulla parola). De Rossi ha dichiarato che il Genoa ha approcciato bene la gara: “Mi era piaciuto come siamo partiti”, consecutio a parte, la dichiarazione ci ricorda il Pioli rossonero (“I primi sette minuti del derby siamo stati bene in campo”, calcio totale). Dovrebbero risultare disponibili Malinovskyi, Sabelli (che al momento risultano influenzati ma contano di assumere molto brodo di pollo) e Gronbaek. Insomma dai, tutto sommato belle notizie. Speriamo che le scorie della pessima, devastante e clamorosa prestazione in Coppa vengano smaltite prima di partire per il Friuli. Sarebbe un peccato non mangiare il frico a causa di una brutta costipazione, giusto? Giusto. Torna anche Norton-Cuffy, squalificato contro il Verona e reduce da una prestazione poco guardabile in settimana, nella mai troppo citata partita tremenda contro la Dea. Un piccolo appunto su Colombo, sempre a un passo dal farsi e mai fatto del tutto: se questo non sarà il suo anno, il suo anno non arriverà mai. Sentenze, in Redaz, oggi.

Torino – Milan Lunedì 8 dicembre, ore 20.45

Quota “1” SportiumQuote “X” SportiumQuota “2” Sportium
4.453.551.81
Torino

Un Toro in altalena

Se non avete mai visto un Toro in altalena, allora non siete veramente appassionati di Serie A: una squadra capace di bloccare la Juve sul pareggio e poi di prenderne cinque dal Como, di perdere 2-1 col Lecce e poi di sognare di bloccare il Milan in casa. Il Toro è in altalena, sospeso e dondolante tra realtà e sogno. E mentre Baroni si sente di sfidare Allegri, gettandogli un guanto di sfida consapevole di averlo battuto in carriera soltanto una volta, Simeone sarà sempre out, ma Ilić si candida per un posticino da titolare: la super sfida col Milan fa gola e tutti vorrebbero partecipare e mettersi in mostra. Se finisce come le ultime due, capaci che si mettano in mostro, ma lasciamo stare, non esageriamo. Zapata e Adams vorrebbero fare coppia fissa, si sono ritrovati e il loro amore non si è scalfito: la loro separazione è durata 14 mesi e ora chissà, il campo potrebbe suggellare questa nuova intesa fatta di tocchi delicati e sciabolate morbide. Basta col bromance, torniamo alla gara: i granata rivedranno Ricci, ma dall’altra parte (una parte che nemmeno lo apprezza così tanto, dobbiamo dire). L’altalena si fermerà o continuerà a oscillare? Se sì, in che verso? Restate connessi!

Milan

Milan, la capolista non se ne va

Dopo aver conquistato la testa della classifica (in compresenza col Napoli e in vantaggio di un punto su Roma e Inter), quella vecchia volpe spelacchiata di Macs Allegri vorrebbe cercare di consolidare e magari incrementare il suo vantaggio. La partita non è delle più ostiche, ma Fofana rischia di non prendervi parte. Abbiamo scritto Pelè? Abbiamo scritto Agüero? Beh, no. Ma non abbiamo scritto nemmeno Tiribocchi, per dire: solo Fofana. Pulisic però torna a disposizione, quindi bene. Prima abbiamo detto di Ricci: è seriamente a rischio di giocarla, questa partita. Gol dell’ex all’orizzonte? Chissà a quanto è quotato…
In panchina, comunque, il buon Macs non presenzierà: colpa della squalifica causata da intemperanze e escandescenze tipiche del livornese, che però ha disturbato un po’ troppo le (lunghe) manovre arbitrali in occasione dell’intervento al VAR per il possibile rigore laziale. Chi ci sarà in panchina? Il buon vice Landucci. Una curiosità: Landucci segue Allegri dal lontano 2008 e da allora non lo ha mollato mai. Ne parla anche Ambra nella nuova autobiografia (nel caso ve lo steste chiedendo: non esiste alcuna autobiografia di Ambra. Per il momento). 3-5-2 speculare a quello di Baroni. Jashari torna a disposizione ma dubitiamo di vederlo. In campo, almeno: fuori, magari una birra.

Le nostre ponderate considerazioni sull’operatore della giornata #14: Sportium

Sportium scommesse è uno dei nomi nuovi nel panorama degli scommettitori italiani, ma già ha avuto modo di farsi notare, anche per l’aver inglobato altri portali come Gekobet e Betwin360; tra le frecce nella sua faretra contiamo un palinsesto calcio da record, l’apporto di betting feature particolari e una tutela dei giocatori pazzesca: li coccola con ottime multiple, quote maggiorate, servizio clienti super professionale e dirette streaming.

Qualche piccolo neo: le riscossioni non sono sempre tempestive e, che Allegri li perdoni, non hanno scommesse su corse cavalli!

*Le quote degli incontri sono aggiornate al 5 dicembre 2025 alle ore 12.59.

Elettra D., recensioni e pagine tematiche
Elettra D., recensioni e pagine tematiche Content writer
Titolo di studio
Titolo di studio Laurea in Critica e Teoria della Letteratura
Specializzazione
Specializzazione Esperta di Serie A e special bet
Esperienza
Esperienza Più di 5 anni di content writing sul gambling

Elettra D. è sbarcata a Time2play nel 2021, una delle prime contributor a essere arruolata per le pagine italiane del sito, dopo anni di esperienza nella scrittura di contenuti, legati (ma non solo) al mondo del gambling online; la molla è stata proprio il paragone con il modo di lavorare di altre aziende in questo campo, esplicitamente orientate alla vendita di un prodotto o una piattaforma di scommesse e casinò e poco interessate alla formazione degli utenti, alla loro salvaguardia e corretta informazione.

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