Piano piano il rosario delle giornate di Serie A viene snocciolato tutto, inclusi santi non ancora contemplati dal canone cattolico: segnaliamo che i tifosi del Bologna ne hanno creato qualcuno, ma che anche dalle parti di Bergamo abbiamo assistito a curiosi casi di “agio-genesi”; spesso questi nuovi santi vengono generati ed evocati per mastodontici errori difensivi che concedono palle gol agli avversari, ma frequentemente sono anche generati (non creati, badate bene) da paciughi in zona d’attacco: curiosa è stata la creazione, durante Atalanta – Inter, di “San Palardo Pallato”, avvenuta in occasione del gol sbagliato da Lazar Samardžić.
Ma stacchiamoci un attimo da queste agio-genesi e inoltriamoci nei pronostici della prima giornata del 2026; terremo ancora lo sguardo indietro, però: oltre ai pronostici, vi offriremo il nostro saporoso punto di vista sull’anno 2025. Del resto, la fine dell’anno è tempo di bilanci, oltre che di bilance, giusto? E chi siamo noi per sottrarci alle tradizioni? Dopo aver guardato ai buoni propositi per il 2026, è tempo di fare quadrato attorno al 2025, squadra dopo squadra.
Il 2025 termina con questa diciassettesima giornata appena trascorsa, partiamo da qui: la Fiorentina sembrava potesse rialzare la testa dopo la bella vittoria contro l’Udinese e invece ciccia: se il portiere avversario non compie una cappellata facendosi espellere nei primi cinque minuti di gara, per i Viola non ce n’è. Ultimissimi e, pare, senza appello, dopo aver preso sberle anche dal Parma. Il Milan trova Nkunku e i suoi palloncini: finalmente è riuscito a gonfiarne anche in campionato (non solo in Coppa Italia), ma ci auguriamo non si tenesse nel calzino sempre lo stesso, perché avrebbe rischiato qualcosa di agghiacciandeh, altrimenti. La Juve vince a Pisa, ci dicono sculando, ma noi non gli crediamo: sono le macumbe di Spallettone, quelle che ha imparato dalla mamma di Lukaku. Il Napoli vince facile contro la Cremo, Bologna e Sassuolo si accontentano di un punto a testa e l’Inter batte l’Atalanta nell’unico vero big match di giornata.
Bentornati sulla pagina dei pronostici di Time2play: gli unici, gli irriverenti, i sarcastici e i puntutissimi. Dieci partite, venti pronostici: uno per colore di bandiera, dato che ci mettiamo nei panni di un tifoso (uno a caso, mica uno preciso) di tutte le squadre che partecipano a questo strabiliante (ok, stiamo esagerando) campionato. Dopo la giornata dell’Apocalisse di San Giovanni, vediamo come inizierà l’anno nuovo per le squadre che amiamo: la giornata numero 18 avrà inizio il 2 gennaio (Santi Basilio e Gregorio) con Cagliari-Milan e terminerà il 4 gennaio (Santa Angela da Foligno) con Inter-Bologna. Gli scontri che promettono, almeno sulla carta, il maggior numero di scintille (o di fuochi d’artificio, visto il periodo) sono Lazio-Napoli e Inter-Bologna: sappiamo però che, spesso a volentieri, i pronto soccorso si riempiono anche per partite che sembrano di secondo piano. Invece molto confidiamo nella Fiorentina contro la Cremonese (non è vero, non ci confidiamo granché) o in Como-Udinese.
L’operatore che abbiamo scelto per la diciottesima giornata? Facile! Si tratta di GoldBet*! Pensavate ce lo fossimo dimenticati?
CHI VINCE FESTEGGIA, CHI PERDE SPIEGA
- Il pronostico azzeccato più clamoroso: Roma – Genoa, prese entrambe, 1 + Handicap -1 (2.71) e Gol (2.30), dai oh, mica paglia!
- La toppata più clamorosa: Torino – Cagliari 1 + Over 2.5 (3.17), vabbé, ci abbiamo provato ed è andata male.
Cagliari – Milan Venerdì 2 gennaio, ore 20.45
| Quota “1” GoldBet | Quote “X” GoldBet | Quota “2” GoldBet |
|---|---|---|
| 6.00 | 4.30 | 1.53 |
Guardando indietro: Cagliari, dalla salvezza a Pisacane
L’anno scorso si è salvato quasi per il rotto della cuffia, Davide Nicola ha preso la squadra in una situazione non certo rosea ed è riuscito dove meglio riesce di solito: ha salvato la squadra dalla retrocessione. Dopodiché, quel che il Cagliari ha pensato, è di restare “in casa”: ha preso Pisacane, che bene aveva fatto con la Primavera, e lo ha piazzato nella prima squadra. Poteva essere una scommessa un po’ troppo azzardata, e invece guardate un po’: il Cagliari se la sta cavando bene, nonostante qualche incertezza nell’impatto con la nuova stagione. Un anno importante, per la squadra di Pully (ok, lo sappiamo, stiamo sempre a parlare di Pully). Certo, la prossima partita contro il Milan non potrà essere banco di prova per niente di niente, dato che comunque il Cagliari si troverà a ospitare una delle contendenti allo scudetto. Però è anche vero che si tratta di una squadra ostica, non facilmente digeribile, capace di battere la Roma, per dirne una. Certo, a inizio stagione sono addirittura riusciti a pareggiare contro la Fiorentina, regalando ai Viola uno dei loro nove punti. Ma quello era l’inizio della stagione, ora le cose sono un po’ cambiate. Bilancio positivo, questo 2025. Ben fatto.
Indietro guardando: Milan, una poltrona per troppi
Il 2024 si era concluso con Fonseca in panchina, il 2025 si è aperto con Sérgio Conceição e, in estate, la società ha deciso di fare il grande passo: si è aggiudicata uno degli allenatori più richiesti dalle piazze italiane, Macs il Gabbione Allegri. Da allora le cose sono nettamente migliorate: il livornese ha preso una squadra che si era classificata ottava, senza qualificazione per nessuna delle coppe europee, e l’ha riportata là dove i suoi tifosi vogliono vederla: in testa alla classifica. Le cessioni sono state piuttosto squassanti (vedi alla voce “Reijnders”) ma tutto sommato il Milan se la sta cavando bene, anche grazie al fatto di avere un unico obiettivo, dato che anche la Coppa Italia è saltata agli inizi di un dicembre insolitamente caldo. Questo ultimo tassello non rende affatto felici i tifosi, ovviamente, che temono di avere in panchina un Conte ancor meno ambizioso dell’originale. Ma tant’è. Resta il risultato in Serie A: un bel balzo, caro Diavolo. Probabilmente la tua panchina sarà blindata per i prossimi anni e questo ti garantirà una stabilità che è preludio di grandi successi.
Como – Udinese Sabato 3 gennaio, ore 12.30
| Quota “1” GoldBet | Quote “X” GoldBet | Quota “2” GoldBet |
|---|---|---|
| 1.73 | 3.55 | 5.00 |
Uno sguardo al 2025: un Como che cresce
Il Como cresce anche se non proprio al passo delle sue ambizioni. E voi direte “Ma come, chi se lo aspettava il Como così davanti, solo tre anni fa?”. Avete ragione, la risposta è “nessuno”. E però le sue ambizioni sono quelle da squadra di Champions, non fate l’errore di dimenticarvelo. Ed è difficile raggiungere traguardi altissimi se si fa l’errore di specchiarsi nelle acque scure del lago: il bilancio resta positivo, ma con qualche rammarico. Grande stagione estiva per i tifosi, che si sono visti sia confermare Fabregas (ricordiamo la presa di posizione da bomber vero di Suwarso in aeroporto in risposta ai tentativi di Ausilio di imbucarsi in feste di compleanno di sconosciute pur di accaparrarsi l’allenatore del Como) che non cedere Nico Paz: sono due nomi che stanno cambiando il panorama lacustre, portando gioie e grandi spolveri, sicuramente più della Hollywood che andava a seguire le partite della squadra (che fine hanno fatto, poi, gli attori? Qualcuno ne ha visti altri? Misterini). Bilancio comunque molto positivo: nessuno se lo sarebbe aspettato, ma ormai ci abbiamo fatto la bocca e ce lo aspettiamo più su. Anche della sesta posizione? Anche.
Udinese a testa indietro: amarezza
Un anno che porta un po’ di amaro in bocca ai tifosi friulani: dopo la salvezza acciuffata con facilità la scorsa stagione, si aspettavano un avvio più scoppiettante. E, quel giorno in cui i bianconeri di Friuli Venezia Giulia (loro SONO Friuli Venezia Giulia, non scherziamo, ok?) avevano battuto l’Inter a San Siro, le leghe di Fantacalcio che ancora non avevano fatto l’asta hanno pensato “Anvedi ‘sto Atta! Anvedi ‘sto Solet! Anvedi ‘sto Davis” e un po’ di altri “anvedi” assortiti. Magari hanno impostato un mercato su questi nomi, e poi… e poi niente, si tratta di vedere sempre l’Udinese a metà classifica. Senza patemi in Serie A, ma senza guizzi, senza eccessi di entusiasmi, senza possibilità di fare altro che galleggiare lì, lì nel mezzo. Che barba, che noia. E dire che Runjaić scemo non è, tutt’altro, e poteva essere la mossa giusta per scardinare queste stagioni senza infamia né lode, in onore anche alla memoria del buon Bruno Pizzul. Sarebbe bello che l’Udinese potesse tornare agli antichi fasti, quelli in cui si giocava almeno l’accesso alle Coppe. Basterebbe qualche piccolo sforzo in più, magari anche di mercato. Vediamo se gennaio porta qualcosa ai tifosi. Tifiamo Befana: che tolga l’amaro del carbone e porti qualcosa di dolce.
Sassuolo – Parma Sabato 3 gennaio, ore 15.00
| Quota “1” GoldBet | Quote “X” GoldBet | Quota “2” GoldBet |
|---|---|---|
| 1.87 | 3.30 | 4.50 |
Sassuolo: un 2025 da salvare in rubrica
Un bilancio senza dubbio positivo dopo il ritorno in Serie A dopo il purgatorio di seconda serie: ok, è stato solo un anno, ma quanto è stata dura per i tifosi dover mandare giù il rospo e tornare indietro di un passo? La Serie A, comunque, sta riservando delle belle soddisfazioni alla squadra di Grosso: l’inizio stagione è stato un po’ stentato, come se la squadra dovesse riprendere le misure al campionato, ma ora stanno in posizione tranquilla e paciosa e a meno di cataclismi e ribaltamenti inimmaginabili, è lì che la ritroveremo a fine stagione. Sempre stabile il ruolo di grande vetrina per giovani di belle speranze (Muharemović e Idzes, a questo giro di giostra). Apprezziamo moltissimo le scelte della società in fatto di marketing e di cause sociali: bellissimi i kit per i neonati (bavaglini and Co.) ma soprattutto bellissima la collaborazione col canile e gattile “Punto & Virgola” di Formigine-Magreta: nella partita contro il Torino i capitani delle due squadre sono scesi in campo con Bonzo e Gino, due cagnoloni ospiti proprio di quella struttura. Segnaliamo anche la presenza sul mercato di un calendario 2026 dei giocatori assieme agli animali di Punto & Virgola. Se potete, compratelo: non aiuterete il mercato del Sassuolo, ok, ma tanti pelosi.
Parma: 2025 di salvezza e di riscatto!
Grandissima prova dei ragazzi del Parma sul finire della scorsa stagione, anche grazie a un Cristian Chivu che evidentemente è riuscito a entrare nella testa e nei cuori dei suoi e a trascinarli verso una salvezza che sembrava insperata. Certo, Chivu ha poi preso anche il signor Bonny e lo ha portato nella sua nuova squadra, privando il Parma di un attaccante fortissimo. Chivu dà, Chivu toglie, ma di sicuro senza voler ferire. Resta che la salvezza, arrivata lottando con le unghie e con i denti, sta venendo difesa piuttosto bene e il rischio di prendere Cuesta, allenatore più giovane della Serie A, sta dando i suoi frutti: certo è stato un grande azzardo, ma chi non risica non rosica (anche se dopo l’affaire-Parmalat a Parma hanno bandito questo detto popolare, e giustamente), e la squadra sembrerebbe avere rosa ed energie per portarsi a casa la salvezza anche quest’anno. La quindicesima posizione attuale non dà garanzie di niente, ma noi ci sentiamo di stilare un bilancio tutto sommato positivo: nessuno chiede al Parma molto più di quel che già sta facendo: alti e bassi stagionali del tutto normali, zona retrocessione che si allontana sempre di un pochino nello specchietto retrovisore, complice anche un terzetto di coda non proprio scoppiettante.
Genoa – Pisa Sabato 3 gennaio, ore 15.00
| Quota “1” GoldBet | Quote “X” GoldBet | Quota “2” GoldBet |
|---|---|---|
| 1.85 | 3.20 | 4.75 |
Il 2025 del Genoa non ci convince
A nostro modestissimo parere, il più grande punto interrogativo della Serie A. Ricapitoliamo un momento. L’anno scorso Messer Gilardino non stava combinando grossi disastri, ma la dirigenza decide di cambiare le carte in tavola e di affidare la panchina a Vieira. Primo grande “boh”. Vieira se la cava molto bene, la squadra è salva (mentre, molto importante per i genoani, gli avversari di sempre sprofondano rischiando la C). Fine parte prima. La stagione 2025/’26 parte malino, forse anche a causa della frustrazione di un allenatore che ha passato una piccola parentesi estiva a essere associato a una panchina molto blasonata per poi non stringere altro che mosche nel suo pugno; tant’è che il Genoa parte malino. Malino che poi diventa male e tac, anche la panchina di Vieira salta. Sospiro di sollievo della squadra più blasonata di cui sopra per non aver toppato clamorosamente con l’allenatore, tra l’altro. Ma torniamo al Genoa: prende non un Giampippetto qualunque, prende DDR, Daniele De Rossi, eroe della Roma ed eroe nazionale. Si pensa alla garra, al carattere, ai “cojones” di un gladiatore e… boh. Punto interrogativo, appunto. Ok, il Genoa non le sta certo perdendo tutte, ora è decisamente più ricca di punti, ma… boh. La posizione non cambia poi molto, la zona retrocessione è a un passo. Bilancio “boh”.
Un Pisa che abbraccia il 2025 con gioia
Una neopromossa che più neo e più promossa non si poteva: dopo decenni, il Pisa è tornato in Serie A, regalando una soddisfazione gigante ai suoi tifosi e un rodimento notevole dalle parti di Livorno (ma loro vanno alla Cantina Senese e con una carbonara di mare gli passa tutto; potreste aprire più frequentemente la casa di Modigliani, livornesi, se ci leggete qui mentre scriviamo del Pisa?). Grandissimo risultato per i nerazzurri toscani, bilancio strapositivo. Ovviamente non è che avessimo chissà quali aspettative, un po’ come per il Venezia lo scorso anno: sapevamo che il Pisa sarebbe stato il vaso di coccio della Serie A, ma attenzione, perché non è l’ultima in classifica! Eheheh. I giochi sono aperti, ma la sensazione è che la rosa non sia di quelle super attrezzate per la permanenza nella massima serie. Il che è un peccato anche per la divisa della squadra, la maglia nerazzurra meglio riuscita della Serie A (quel che va detto, va detto). Splendidi quei profili oro, bravissimi. In stagione la squadra ha fermato: Atalanta, Lazio e Milan, arrivando a segnare due gol al Napoli, per dire. Certo, non è un bottino che basti alla salvezza, ma volete mettere che soddisfazione? E che bella sorpresa per i tifosi che gufavano queste grandi? Bilancio positivo, bravo Pisa.
Juventus – Lecce Sabato 3 gennaio, ore 18.00
| Quota “1” GoldBet | Quote “X” GoldBet | Quota “2” GoldBet |
|---|---|---|
| 1.28 | 5.25 | 11.00 |
Non basta un anno. Nemmeno cinque.
Allora, uno guarda la classifica, vede il posizionamento dei bianconeri e pensa “oh, beh, dai, poco male”. Solo che per pensare questo deve davvero essere appena sbarcato da un tour di cinque anni attorno a Plutone. Prima di tutto, la Juve ha una partita in più rispetto alle rivali là davanti. E mettetela lì. Ma soprattutto, la Juve si è qualificata all’ultima giornata dello scorso campionato per la Champions, ha cambiato allenatori come fazzoletti (Tudor per Motta, Spalletti per Tudor) non essendo nemmeno troppo chiara nelle sue mosse relative alla panchina e, dulcis in fundo, ha speso un mucchio di soldi sul mercato senza essere riuscita ad avere uno straccio di play in mezzo al campo a smistare palloni con classe. Certo, all’inizio della scorsa stagione il suo nuovo attacco pareva una cosa mastodontica, capace di schiacciare qualsiasi avversario, cosa che poi, abbiamo visto, non è andata esattamente così. Un bilancio un po’ bislacco, quello juventino: dopo anni senza grandi vittorie, anni in cui non sono riusciti a combattere per niente, non era questa la stagione che i tifosi si aspettavano. Dopo tanto purgatorio, difficile accontentarsi delle bricioline. Juve cantiere aperto, venghino umarei venghino, il chiosco lo gestisce Cobolli! Oggi lumache!
Lecce, il suo è stato un bel 2025
Il bilancio di fine anno del Lecce non può non essere positivo, ragazzi: si salva la scorsa stagione con le unghie e con i denti, continua a stare in Serie A con calma, dignità e classe, anche grazie al suo presidente, quel geniaccio simpatico di Pantaleo Oronzo (non Canà) Corvino, capace di investire su giovani di talento come nessuno e anche di rifilare pacchi a squadre che i pacchi sono abituati a spedirli, non certo a ritirarli: parliamo dell’Atalanta, che ha preso Krstović (giocatore in cui noi ancora crediamo assai, ma ci fa gioco questa immagine di pacchi) ma nel pacchetto ha trovato un mattone e tanti fogli di giornale rosa, con i titoli che l’anno scorso osannavano il talentino del Lecce. Insomma, bravo Pantaleo, riscatto che fa sorridere tutti gli osteggiatori della “bottega cara” bergamasca. Certo, la salvezza non è ancora da dare per scontata, ma nel retrovisore la zona retrocessione pian pianino si allontana, punticino dopo punticino. Di Francesco sta facendo bene, il bilancio va a suo favore, ritrova Banda causa eliminazione dalla Coppa d’Africa dello Zambia e sorride col panettone tra i denti. Ti prego, chiudi la bocca, ti prego!!!
Atalanta – Roma Sabato 3 gennaio, ore 20.45
| Quota “1” GoldBet | Quote “X” GoldBet | Quota “2” GoldBet |
|---|---|---|
| 2.25 | 3.10 | 3.40 |
Atalanta, che traumi nel 2025
Il bilancio dell’Atalanta possiamo riassumerlo con una sola parola. Il bilancio è il Trauma. Il Grande Trauma, per l’esattezza. L’Atalanta è stata abbandonata dal suo condottiero, quello che per nove anni è stato ben saldo sulla panchina, da quella vocina stridula e piagnucolante che tanto ha fatto innamorare i rudi bergamaschi. Non solo: il trauma non è legato al solo abbandono di Gasperini, ma anche all’arrivo di Jurić. Una scelta scellerata. Una scelta che l’Atalanta sta pagando caro in questa stagione, una scelta che nessuno ha capito (tranne Manuel, qui in redazione, capace ancora di difendere il figuro solo per umana simpatia. Manuel, so che leggi: Jurić allena, non ripara auto!!). Come a dire: ok un downgrade, ok riallineare le ambizioni a quello che è una piccola città del nord Italia, ok tutto, ma seriamente? Fortuna che poi è arrivato Palladino a metterci una pietra sopra, perché le cose stavano marcando malissimo. Sì, Palladino: uno che di certo sta risollevando le sorti della squadra, ma che in campionato ha il singhiozzo. Certo, grande differenza con la stagione che la Dea sta conducendo in Europa, capiamo quanto dura, speriamo duri a lungo. Almeno per i tifosi di questa bellissima città, quelli di sotto e quelli di sopra. Un saluto alla Giuliana: qualcuno sa perché.
Roma, un anno in risalita!
Che cambiamento: se si parlasse di una studentessa, ci chiederemmo di quale strano sortilegio sia rimasta incantata questa squadra durante l’estate. L’anno scorso è stato abbastanza disastroso per i tifosi giallorossi: la squadra non funzionava, Jurić non funzionava (toh, che caso strano, sempre Jurić!). Insomma, la nostra studentessa era un po’ una scapestrata. Poi, è stata adottata da Gasperini, ecco cos’è successo la scorsa estate: questo padre dal vocino rosichino, molto portato al lamento, parrebbe aver fatto la rivoluzione. Certo, se la smettesse di lagnarsi dei suoi giocatori ogni due per tre sarebbe davvero meglio (per loro e per tutti noi che abbiamo ventura di ascoltarlo: ciao Ventura, buon anno!), anche perché i figli poi crescono male. Forse la metafora ci sta prendendo troppo, abbandoniamola: bilancio positivo fin qui per la Roma, che fino a qualche giornata fa si pensava addirittura potesse arrivare a vincere lo scudetto. Non è ancora fuori dai giochi, ma ci sembra che la squadra si sia un po’ ridimensionata. In tutti i casi, un gran bel salto per i tifosi, che oggi possono stare in pace, festeggiare il Capodanno in serenità e sognare grandi obiettivi. Hanno anche battuto Daniele De Rossi…
Lazio – Napoli Domenica 4 gennaio, ore 12.30
| Quota “1” GoldBet | Quote “X” GoldBet | Quota “2” GoldBet |
|---|---|---|
| 3.40 | 3.00 | 2.30 |
Lazio, il 2025 del blocco totale
Male male l’anno scorso: i biancocelesti non si sono qualificati per niente, creando grosse delusioni ai tifosi che di certo non si possono accontentare dell’exploit di Pedro Pedro Pedro Pedro Pè contro l’Inter per riscattare una stagione. Oltre a questo, metteteci il blocco totale del mercato: sbang. Meno male che in panchina hanno messo un Generale, un Tenente Colonnello, un Capitano (non sappiamo niente di gradi militari, come si evince), il Sarri Malmostosus che sta ben tenendo le fila di una squadra senza rinforzi e a tratti un po’ spompata. Oltre a questo, gli infortuni. Insomma, la fortuna non sorride dalle parti di Formello. Ci stiamo dimenticando qualcosa? Fateci pensare… ah! Certo! Gli arbitri: è tutta la stagione che sentiamo i tifosi laziali lamentarsi del trattamento che gli riservano gli arbitri, e ok, spesso i tifosi dicono cose del genere, poi però abbiamo alzato le antenne e dobbiamo dire che non hanno proprio tutti i torti. Certo, nemmeno tutte le ragioni, ma sicuro non tutti i torti. Tant’è che anche la società Lazio ha diramato un comunicato in cui invita gentilmente gli arbitri a prestare più attenzione ai colori laziali. Curioso che il comunicato arrivi a un passo dalla sfida contro il Napoli, che sarà capace di innalzare la temperatura di 2 gradi nella zona dello stadio Olimpico.
Napoli: il nuovo scudetto targato 2025
Il bilancio è positivissimo: la squadra si è aggiudicata il suo quarto scudetto in cent’anni di storia, quindi non può che essere soddisfatta. È vero, le stagioni senza coppe o con i Mondiali di mezzo in inverno possono riservare grandi soddisfazioni alla squadra napoletana, ormai ce ne siamo accorti. Il problema è che Conte, nonostante sia il favorito per lo Scudetto, nonostante ne abbia appena vinto uno, nonostante il mercato faraonico, nonostante alcuni giocatori messi all’angolo che, quando interpellati, hanno risposto “presente” senza battere ciglio, nonostante tutto quel che si può dire, lui, il Conte, piange. Forte. Sempre. E lo sappiamo che è la tattica di Conte, tattica che gli frutta mica male anche quando si tratta di questioni arbitrali, ma noi ancora riusciamo a stupirci. Perché, chiedete voi? Ma perché in redazione abbiamo un cuore di bambino che non si rompe mai, ci accendi la corrente, vedrai che partirà (ciao Alberto Camerini, buon anno!). Il capitolo Coppe pare essere sempre una questione a parte, con una vittoria in Coppa Italia sul Cagliari ai rigori, per dirne una. Anche se, va detto, gli azzurri si sono già aggiudicati la Supercoppa italiana. Come a dire: visto che Conte alle coppe ci tiene? Sì, certo, come no.
Fiorentina – Cremonese Domenica 4 gennaio, ore 15.00
| Quota “1” GoldBet | Quote “X” GoldBet | Quota “2” GoldBet |
|---|---|---|
| 1.72 | 3.70 | 4.75 |
Fiorentina, più stalle bislacche che stelle patacche
Siamo al capitolo più agghiacciante di tutta la Serie A. Ma anche di tutta la Serie B, e giù giù, fino all’ultimo campetto della periferia di Isernia. Pazzesco quello che sta accadendo alla Fiorentina, pazzesco soprattutto se raffrontato a quanto accaduto lo scorso anno: pensate che lo scorso anno, al 31 dicembre, la Fiorentina occupava il quinto posto in classifica e stava governando una stagione di belle speranze. Poi, il blackout. Palladino se ne va in modo piuttosto polemico e arriva Padre Pioli. Sembrerebbe un rincalzo di rispetto, per la Fiore, almeno sulla carta. E invece è il primo tassello che getta le basi di un tracollo senza precedenti: lo spogliatoio si spacca, la società si spacca, Pioli si spacca e viene esonerato, Vanoli entra e le condizioni non migliorano, lo stadio resta spaccato (ciao Curva Fiesole, buon anno!), i tifosi si spaccano un determinato organo del corpo e tutto, tutto, tutto va in frantumi. La Fiorentina è ultima, ultimissima, in classifica, a nulla è valsa la vittoria contro l’Udinese, ci ha pensato poi il Parma a ristabilire una verità che ormai pare assodata, a scanso di miracoli: la Fiorentina è la principale candidata per la Serie B. Più del Pisa, neopromossa senza troppe speranze. Dalla stagione 2003/04 i Viola hanno sempre militato nella massima serie: e adesso? Bilancio pessimo. Non si salva nulla.
Cremonese: il 2025 del sogno
Un bel bilancio, molto più roseo delle aspettative: dall’avanzamento in Serie A dello scorso anno (un sogno che la squadra non toccava dal 2022, ma prima ha dovuto attendere ben 26 anni per il ritorno in A!) la squadra è stata affidata a un fuoriclasse di allenatore, almeno quando si tratta di mantenere il livello della compagine alto a sufficienza per continuare a militare nella massima serie. Non solo: ha dalla sua alcuni giocatori che sono proprio gioiellini. Vandeputte, Bonazzoli, Baschirotto, Romano Mussolini e, non dimentichiamo Jamie Vardy. Ok, non tutti sono nomi di primissimo pelo, ma avete visto che bei risultati, la squadra di Nicola? Un anno da incorniciare, questo 2025, per i tifosi di Cremona, i cui cori contro i piacentini ci fanno molto ridere. In classifica occupano oggi il dodicesimo posto, il che è un risultato di grandissimo prestigio: chi avrebbe mai potuto pensare che, all’ultimo dell’anno, la squadra di Cremona sarebbe mai potuta essere a un punto dall’Atalanta e a tre punti dalla Lazio? Appunto. Vedete che facciamo bene ad avere nel cuore questa squadra? E no, non è solo perché a Cremona si produce il salame più buono al mondo. Vi sbagliate di grosso.
Hellas Verona – Torino Domenica 4 gennaio, ore 18.00
| Quota “1” GoldBet | Quote “X” GoldBet | Quota “2” GoldBet |
|---|---|---|
| 2.65 | 2.95 | 2.90 |
Il Verona dalla salvezza alla salvezza?
Benissimo la stagione passata: chi avrebbe scommesso un nichelino sulla salvezza del Verona? Noi, forse, ma non intero. Un pezzettino di soldino, diciamo così. I campionati dei gialloblu, però, continuano a essere di grande sofferenza: sicuramente stanno raccogliendo meno di quanto hanno costruito, perché la squadra di Zanetti gioca bene e costruisce, ma il povero allenatore è spesso costretto a organizzare nozze faraoniche (quelle a cui vorrebbero partecipare i ricchi tifosi di Verona) con fichi secchi, quando gli dice bene. Ed è bravissimo, comunque, il Verona, a costruire una squadra inserendo giovani di grandissime speranze, facendoli crescere in un luogo sicuro al riparo dalle pressioni: però pare sempre che questi giovani vengano costruiti solo per farli andare a militare in top club e che l’Hellas sembra debba restare col cerino in mano. Pensiamo a Giovane o a Orban: quanto ne stanno parlando i giornali? Quanto sono veramente seguiti da top club? Può il Verona fare solo da talent scout della Serie A senza mai tenere uno straccio di grande giocatore per sé? L’anno scorso è andata bene, certo, ma quanto potrà continuare questo stillicidio di cuori veronesi? Basterà il pandoro a tirarli su di morale? Tante domande, risposte nessuna.
L’anno della mediocrità
No, non può il Torino essere soddisfatto dello scorso anno. Ma pure degli anni prima di quello scorso, se è per questo. Solo che noi ci siamo focalizzando su questo 2025 ormai in chiusura e tanto vi dobbiamo: il Torino, per quanto il suo presidente continui a raccontarcelo come se fosse il Real Madrid, non ha i numeri per sbancare. E va benissimo a Cairo il fatto di essere proprietario del patrimonio giornalistico italiano, perché altrimenti la sua squadra sarebbe ben più attaccata (ciao, Probabile Conflitto di Interessi, buon anno!). Dopodiché, parliamo di Baroni, l’allenatore che da quest’anno occupa la panchina dei granata: bene, ma non benissimo. Non per qualcosa, ma perché la sua filosofia giochista, quella verso cui vorrebbe portare la squadra, non sembra risiedere molto nel DNA del Toro, ben più portato a situazioni di lucha y garra. Vediamo se la squadra riuscirà a uscire dall’aurea mediocritas che la circonda ormai da troppi anni, vediamo se i suoi giocatori, soprattutto Vlašić, Simeone e Zapata riusciranno a trascinarlo fuori dal pantano, nonostante una personalità che si vede che inizia a difettare. Il tredicesimo posto non è così male. Ma nemmeno è troppo bene, ecco.
Inter – Bologna Domenica 4 gennaio, ore 20.45
| Quota “1” GoldBet | Quote “X” GoldBet | Quota “2” GoldBet |
|---|---|---|
| 1.43 | 4.50 | 7.00 |
Inter: un anno strambo
Eh, ragazzi, qua il mondo si divide: che bilancio stilare per l’Inter? Voi di solito come lo vedete, quel benedetto bicchiere, mezzo pieno o mezzo vuoto? Perché se lo vedete mezzo pieno, allora possiamo senza dubbio parlare di un bilancio iper positivo: la squadra che fu di Inzaghi ha lottato fino all’ultimo respiro per i traguardi più importanti, giocando un calcio molto bello e regalando tante soddisfazioni ai suoi tifosi, così come tanti infarti (pensiamo ad Acerbi contro il Barcellona, per dirne una). Ma se siete più propensi a valutare la parte vuota del bicchiere, avete il vostro scalpo: l’Inter ha lottato per tutto, sì, ma non ha vinto niente. Questo per quanto concerne la scorsa stagione, ma l’anno parte da lì: poi, Chivu. Dopo una telenovela estiva iniziata con Fabregas e terminata fuori tempo massimo per Lookman (entrambi obiettivi falliti), è arrivato Cristian Chivu sulla panchina e in pochi stavano con lui. Qui in redazione, va detto, eravamo assai ottimisti e fiduciosi, c’è qualcuno che si è comprato un bel caschetto, ma chi era con noi, con lui? Esatto. E invece, il romeno gentile sta mostrando la bellezza del gioco e la potenza dei risultati, anche se ci è voluto un po’ per ridare sicurezza allo spogliatoio e spesso la squadra torna all’antico difetto di bearsi della sua bellezza. Un bilancio positivo, per noi. Bene così, avanti tutta.
Bologna, la conferma in un anno belgioioso
Non sogni, ma solide realtà! Questo vecchio claim di un brand immobiliario che girava sulle televisioni commerciali fino a poco tempo fa (o forse gira ancora ma siamo noi che abbiamo smesso di guardare le TV commerciali?) ben si attaglia al Bologna di Italiano. E dire che tutti pensavamo il peggio dopo l’addio di Motta (a proposito di Motta? Cosa sta combinando? Buon anno, Thiago!). E invece, il buon Vincenzino Iraniano ha preso la squadra e il cuore di tutti i bolognesi. Nel giro di un anno e mezzo il Bologna ha disputato due finali e vinto un trofeo: non accadeva da diversi anni e noi non possiamo mica far finta di niente, fischiettando. Sono sempre tantissimi, poi, i giocatori che vengono messi in luce in questa vetrina piena di tortellini e di calore: pensiamo a Castro, a Lucumí, a Holm… e abbiamo speranza che questi nomi possano rimanere in casacca rossoblu anche negli anni futuri perché Bologna non è una piazza che cresce giocatori per gli altri, tipo altre. A rendere la squadra sempre molto competitiva è anche la sua bandiera: quell’Orsolini che ormai è entrato nel giro della Nazionale (dopo tanto bussare alle videocamere dei campi di Serie A!) e siamo sicuri ci potrà dare delle soddisfazioni. Bologna nuova Atalanta? Possiamo dirlo, sì.
Le nostre attente considerazioni sull’operatore della giornata #18: GoldBet
Non potevamo scordarci di Goldbet: un sito che fa del live betting uno dei suoi punti forti; noi che lo abbiamo provato ci siamo anche rallegrati del suo alto bonus di benvenuto (anche se non esiste un bonus senza deposito, qualora fosse per voi importante), siamo anche felici di dirvi che il cashout è disponibile.
GoldBet scommesse applica un succoso bonus applicato alle multiple di Serie A: è del 50% fino a 20€ sulla prima multipla non vincente tra le scommesse pre gara della giornata in questione; lato negativo la mancanza del betbuilder, ma più di 900 mercati sulla Serie A possono farvelo scordare; ottimo il servizio clienti!
*Le quote degli incontri sono aggiornate al 31 dicembre 2025 alle ore 13.53.