Sono trascorsi appena pochi giorni dall'ultimo episodio di "Le sentenze di Brogna" eppure sembra sia passato un secolo, considerando la rivoluzione che ha travolto Milanello: Paulo Fonseca non è più l’allenatore del Milan.
Sono trascorsi appena pochi giorni dall'ultimo episodio di "Le sentenze di Brogna" eppure sembra sia passato un secolo, considerando la rivoluzione che ha travolto Milanello: Paulo Fonseca non è più l’allenatore del Milan.
Tra poche ore è Natale e siamo tutti più buoni. Sappiate che in questo articolo userò questa frase ogni qualvolta mi verrà da imprecare per il nervoso.
E poi capita che vinci 6 a 1 contro il Sassuolo con goal di Davide Calabria e ti chiedi se quel match sia stato giocato veramente o se sia solo frutto di allucinazioni post cena pesantissima. Si lo so, era una semplice partita di Coppa Italia contro un modestissimo Sassuolo, anzi, le riserve del modestissimo Sassuolo.
Doverosa premessa su Edoardo Bove: che spavento quando al diciassettesimo minuto di Fiorentina - Inter si è accasciato al suolo, privo di sensi, tra le lacrime di tanti giocatori in campo sotto shock e il silenzio assordante di tutto il Franchi, rimasto con il cuore in gola per tanti e interminabili minuti.
Milan - Juve è alle porte e l’ansia sale sempre di più. Ansia per una partita che ha tutti i connotati per essere decisiva, nel bene o nel male. Vincere darebbe la giusta adrenalina e carica per il filotto di partite che ci spetta - una più complicata dell’altra - a distanza super ravvicinata.
Giorni fa in radio hanno passato “Io vorrei… Non Vorrei… Ma se vuoi…” che per me è una delle canzoni più belle del duo Lucio Battisti/Mogol. Sarò malato io ma durante la strofa “le discese ardite e le risalite, su nel cielo aperto e poi giù il deserto…e poi ancora in alto, con un grande salto….” io ho pensato alla stagione del Milan.