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Una macchina di Formula 1 e il logo del Mondiale di automobilismo

Il Mondiale F1 2022 è alle porte: novità, previsioni e quote

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In redazione stiamo per iniziare a scaldare i motori e vi vogliamo invitare a fare altrettanto: il 20 marzo avrà infatti inizio l’attesissimo Mondiale 2022 di Formula 1.

Se non ne potete più di aspettare quella data, passate in nostra compagnia i prossimi minuti perché potremmo aiutarvi a colmare un vuoto esistenziale con qualche riflessione, ma soprattutto con un piano tattico: prepararci anzitempo in vista delle puntate sui mercati più rombanti al mondo.

Proprio così: parleremo di come puntare su questo sport e delle emozioni che potrebbero derivarne.

Finalmente stiamo scrivendo un pezzo per il quale non litigheremo in redazione: ognuno di noi ha davanti il calendario delle gare, a partire appunto da quella del 20 marzo in Bahrain fino all’ultima, il 20 novembre, ad Abu Dhabi.

Quest’anno ci saranno una grossa esclusione e una succosa new entry: l’esclusione è quella della gara in Russia, che per l’ultima volta si sarebbe tenuta a Sochi (poi si sarebbe trasferita a San Pietroburgo: in due parole, “la bellezza”).

Ma, a causa della guerra in Ucraina, Liberty Media, proprietaria del marchio del massimo campionato motoristico mondiale, ha deciso di risolvere il contratto col promotore russo.

Questo significa che la Russia, stanti così le cose, non avrà più, nemmeno in futuro, una gara del campionato mondiale di Formula 1 sul suo territorio.

A ognuno le sue considerazioni: certo le tradizioni e il fair play dell’epoca di Senna e Prost (vedere la McLaren qui sotto per un amarcord) sembrano lontanissimi.

Una storica McLaren di Formula 1

Quanto alla new entry, parliamo del Gran Premio di Miami: ammettiamo di non essere molto euforici per questa faccenda del Gran Premio di Miami, qua in redazione.

Soprattutto se lo compariamo con l’assoluta poesia di un ipotetico GP di San Pietroburgo, appuntamento al quale avevamo già fatto il palato, bisogna dire.

Insomma Miami: sole, palme, spiagge, genti sui rollerblade, gelati. L’8 maggio sarà così, e gli Stati Uniti avranno così il loro secondo Gran Premio, oltre a quello di Austin.

Un po’ come l’Italia, col suo magico raddoppio: certo, paragonare una location storica e piena di incursioni nella memoria collettiva come Imola a Miami ci pare un filo irriguardoso, ma comunque il nostro Paese ha due date, Monza e, appunto, Imola.

Il secondo si chiama “Gran Premio di Emilia Romagna” ed è un nome bellissimo, che ci fa sognare: un circuito immaginato nel lontano 1947 da Alfredo Campagnoli, Tonino Noè, Ugo Montevecchi e Graziano Golinelli.

Quest’ultimo, assieme a Checco Costa, “camminando nel viale delle Acque Minerali, una stradina che congiungeva le Acque Minerali al ponte sul Santerno, disegnò un piccolo circuito: via dei Colli, raccordo dalla Tosa alla Piratella, viale delle Acque Minerali”.

Questa la storia del circuito, i suoi albori (ciao Miami!), mentre Imola, per qualsiasi appassionato d’automobilismo che possa dirsi tale, non ha bisogno di presentazione alcuna (abbiamo già scritto “Ciao Miami”?).

Cosa vuol dire scommettere sulla Formula 1

La Ferrari di Formula 1 della stagione 2021

Se siete appassionati di betting e solitamente vi capita di scommettere sul calcio, sappiate che qui si cambia pagina e in modo piuttosto deciso: dimenticatevi l’infinito numero di mercati che il calcio prevede.

Non che non ce ne siano, ovviamente, ma parliamo di un numero decisamente inferiore. Le quote si concentrano principalmente su due mercati in particolare: le scommesse antepost sul vincitore del Mondiale piloti e di quello costruttori.

Certo, si tratta di mercati piuttosto ovvi, ma noi ve li segnaliamo ugualmente, anche perché è chiaro che siano quelli più caldi in assoluto: quale appassionato, a oggi, non si sfrega le mani pensando a chi potrebbe spuntare queste due classifiche? Appunto. 

Oltre a questi, dovete sapere che si punta spesso sul vincitore di ogni Gran Premio: Hamilton riuscirà a vincere a Montecarlo? Oppure Verstappen lo batterà? Decidete e fate la vostra scommessa prima di ogni competizione.

Piccola chicca delle scommesse sulla Formula 1: esiste la possibilità di giocare sul “Testa a testa”. Di cosa si tratta? Scelti due piloti, potete scommettere su quale dei due precederà l’altro alla linea del traguardo.

Ovviamente, più i due piloti si contendono una vittoria, più sono forti insomma, più le quote saranno complesse da decifrare.

Non ce ne voglia il buon Tsunoda, ma se lo facciamo gareggiare contro Lewis Hamilton, ci appare chiaro che le quote saranno altissime per la vittoria del Testa a testa in favore del giapponese.

L’ultimo mercato di cui vogliamo parlarvi è quello che concerne le qualifiche: sì, perché anche cercare di indovinare come sarà la griglia di partenza potrebbe essere foriero di grandi vittorie.

Chiaro è che dobbiamo, prima di giocare, capire lo stato di forma dei piloti, i possibili problemi meccanici che hanno le varie scuderie, le strategie in prova e in gara.

E poi, come si comportano gli uomini ai box: sono degli assi del rifornimento lampo? Oppure capita un po’ troppo frequentemente che il bocchettone dia qualche problema? Meglio saperlo.

Il sorpasso che non c’è (ma che forse sarà)

Una Ferrari Formula 1 di qualche anno fa

Le variabili, anche per questo esaltante sport, non mancano, pure se le macchine di ultima generazione parrebbero aver tolto un po’ di spettacolo alla competizione: se siamo appassionati da lunghi anni sappiamo bene come le nuove vetture abbiano livellato lo spettacolo.

Peccato, ma non è che ora un buon pilota sia merce da buttare, dato che il fattore umano è sempre un pilastro della competizione.

Pochi sorpassi, gare spesso giocate e decise sulle strategie di rifornimenti e cambi gomme, giustificatissima ricerca della sicurezza.

È dall’inizio degli anni ’90 che questo sport è cambiato, andando via via ad appassionare sempre meno persone: insomma, non solo di centraline si è abbacchiato questo sport.

Anzi: se dovessimo cercare un capro espiatorio che possa assumersi moltissime responsabilità in questo senso, si punterebbe decisamente il dito verso l’aerodinamica.

Di cosa parliamo?

Di un’aerodinamica dall’esasperata sofisticazione, che consentiva alle vetture un’eccezionale deportanza, e quindi una fenomenale tenuta di strada, certo, ma che generava potentissimi vortici verso la zona posteriore.

Proprio questi vortici sono forse stati la causa principale della difficoltà nel sorpassare, e di conseguenza della noia di molti Gran Premi: un pilota che, grazie ad un’auto più veloce o alla sua bravura, si avvicinava alla vettura che lo precedeva, si trovava con la propria auto intrappolata nei suddetti vortici.

Questi “sporcavano” l’aerodinamica della propria vettura, diminuendone notevolmente la deportanza e quindi la tenuta di strada, costringendolo, in numerose occasioni, a rinunciare alla manovra rallentando per aumentare la distanza dalla vettura che intendeva superare

C’è una novità per il 2022, però (“Per facilitare i sorpassi e rendere le gare più divertenti”: questa frase l’abbiamo sentita per vent’anni, dobbiamo ammetterlo, ma avete visto mai che questo sia l’anno buono!).

Le power unit resteranno identiche e sono state introdotte altre modifiche per quanto concerne la tanto discussa aerodinamica.

Si tratta di una delle più grandi rivoluzioni tecniche che la Formula 1 abbia conosciuto fino ad ora: quando si mette mano al regolamento tecnico, solitamente, in questo campo, è davvero un fatto grosso.

Il cambio riguarda l’aerodinamica, ma anche il telaio e le gomme, mentre abbiamo la sensazione che le power unit non cambieranno solo a causa del congelamento sugli sviluppi che scadrà non prima del 2024.

Obiettivo principale del gruppo tecnico che ha stilato i nuovi regolamenti è stato, appunto, la grande semplificazione dell’aerodinamica.

Una modifica che non sarà visibile a occhio nudo, dato che parliamo di ali anteriori ora attaccate al musetto e ali posteriori un po’ più larghe e più alte, con sparizione dei bargeboards dalla scena.

Il fondo della vettura tornerà ad avere un ruolo di prima importanza rispetto al carico aerodinamico: il famoso “effetto suolo” dei tempi che furono tornerà sulla bocca di tutti gli appassionati.

Risultato immediato per noi spettatori sarà la maggior lentezza delle vetture: certo, parliamo di 3 secondi al giro rispetto a oggi, ma tre secondi per auto che si combattono i centesimi nelle qualificazioni sono un tempo incredibilmente lungo.

Non solo effetto della semplificazione dell’aerodinamica, questo: anche l’aumento del peso delle vetture cambierà, aumentando a 790 chili a secco il limite minimo.

La nostra serena analisi: il Mondiale piloti

La Red Bull di Formula 1 di Max Verstappen

Se volete qualche consiglio, siamo qui per questo, ma ovviamente non inoltrate reclami qualora le cose non dovessero andare come diciamo!

Partiamo dal Mondiale Piloti che vede il signor Max Verstappen, campione in carica, creare un grande duello con Lewis Hamilton: la forte dicotomia tra i due “cavalieri” ha acceso i motori interiori di una vasta fetta di appassionati.

Ma non solo: tra social, digital media e interviste fulminanti rilasciate a giornali, ecco che il duello su pista, ma un po’ anche umano, è decisamente stato sulla bocca di tutti.

Del resto, il Mondiale 2021 non è stato una noia totale soprattutto grazie a due fattori: la pioggia, in grado di scompaginare anche le geometrie di squadra più perfezionate, e i due piloti in questione, fautori di duelli che ci hanno davvero emozionato.

Ecco, un mercato Testa a testa tra questi due potrebbe essere davvero interessante, nonché, probabilmente, uno dei più gettonati. 

Senza contare che, grazie al nuovo regolamento, lo spettacolo potrebbe essere ancora più infuocato: vi state sfregando le mani? Fate bene: anche noi.

Se volete sapere qualcosa sulle quote, al momento una vittoria di Lewis Hamilton è quella meno quotata dai migliori siti scommesse italiani: in poche parole, tanto della vittoria di Verstappen è stato attribuito alla pioggia che, come scritto prima, è caduta copiosa sulle gomme dello scorso mondiale e sulla quale non ha senso scommettere.

Insomma, Hamilton al momento la spunterebbe su Max Verstappen, dato che l’inglese è dato attorno al 2.25, ad esempio per Sisal, mentre il secondo attorno a 3.00.

Siete curiosi, come tutti i ferraristi italiani, di avere la quota di Leclerc? Il buon Charles è dato a 7.50. Non proprio in pole position, insomma.

La nostra serena analisi, parte 2: il Mondiale costruttori

La Mercedes Petronas di Lewis Hamilton

Se siete fan della Ferrari come lo siamo noi in redazione, potreste pensare di aver vissuto tempi così bui da non aver voglia di accendere la TV su un Gran Premio.

Ci sembrano così lontani i bei tempi in cui Michael Schumacher ne vinceva a sferlo, portando la casa del Cavallino Rampante sul gradino più alto del podio sia GP dopo GP, che del podio più importante, il Mondiale.

E va bene, tempi bui, ma se davvero le cose cambieranno per le auto, forse qualcosa potrebbe cambiare pure per Maranello e per noi tutti appassionati della rossa più rossa che ci sia.

Il duello tra Hamilton e Verstappen, comunque, ha innescato un Mondiale costruttori tanto dibattuto quanto quello piloti, che nel 2021 ha visto trionfare la Mercedes, con 613.5 punti, sulla Red Bull, piazzata dietro a 585.5 punti.

Quanto alla Ferrari, terzo è stato il suo piazzamento, ma assai indietro: pensate che, a fine Mondiale, solo 323.5 sono i punti che è riuscita ad aggiudicarsi la scuderia italiana.

Ovviamente, anche qui, la nuova aerodinamica (mamma mia, quante volte abbiamo parlato di “nuova aerodinamica”, negli scorsi anni?) potrebbe mischiare tutte le carte, rendendo un duello tra due case automobilistiche una lotta un po’ più combattuta.

Al momento, Sisal quota la vittoria di Mercedes a 1.72, quella di Red Bull a 3.00, mentre Ferrari è data vincente a 5.00; come a dire che le quote parrebbero non credere agli sconvolgimenti dell’aerodinamica.

Noi sì, e punteremo, gettando “il cuore oltre l’ostacolo” (probabilmente esiste un girone infernale apposito per chi scriva questa espressione senza virgolette: cerchiamo di starne alla larga), sulla Rossa di Maranello trionfante.

Ovviamente è possibile puntare sulla combo costruttori/pilota, ma anche su un Under/Over di vittorie per un dato pilota: al momento, i mercati finiscono qui, ma solo perché, come detto, le gare non sono ancora iniziate e le possibilità date da ogni singolo Gran Premio, quindi, neppure.

Non ci resta che rimanere sintonizzati per saperne di più!

Soltanto il sogno ci dà infinite possibilità?

La Ferrari di Formula 1 di Charles Leclerc

Siamo agli sgoccioli di questo arzigogolato post sulla Formula 1, che un poco ha rattristato gli animi di noi che lo scriviamo: sarà stato l’accenno a Michael Schumacher, ora sperso in qualche clinica svizzera, lontano dall’immagine del campione irraggiungibile che fu.

O forse sarà che la Ferrari naviga in acque tristi e meste da troppo tempo, sarà quel sentore di vaga decadenza di uno sport che le sta provando davvero tutte per tornare agli onori dei cuori, ma noi ci sentiamo un po’ così, abbandonati.

Certo, come ogni volta che si è parlato di una qualche rivoluzione nel regolamento, siamo ben disposti a illuderci anche quest’anno.

Che appassionati saremmo se non avessimo voglia di accenderci e infuocarci per ogni voce, ogni indiscrezione, ogni fatto anche, che possa portare questo sport ai livelli che ci ricordavamo da bambini.

Chi non arde non incendia, dicono i proverbi dei vecchi, e noi un po’ vecchi ci sentiamo e vi preghiamo di ardere con noi.

Dopotutto, cosa ci costa? Questo sport ci ha regalato così tante emozioni, in passato, che forse potremmo ben pensare di investire emotivamente anche oggi.

Sappiate una cosa: noi abbiamo deciso di rimanere gli stessi che da ragazzini si facevano in quattro per entrare nel Parco di Monza di sgamo, attraverso improbabili tagli nelle reti, per assistere all’evento che rendeva settembre meno triste (a settembre ricomincia la scuola e ricominciava pure ai tempi nostri).

Esatto, il Gran Premio d’Italia, corso senza più la famosa parabolica che tanta gloria ha portato al veloce circuito monzese, ma con tante stelle negli occhi e speranze sepolte in cuore.

In fondo, forse, siamo ancora quei ragazzini lì: coi cappellini calati sugli occhi per proteggerci dal sole di taglio, con la tristezza per l’estate finita e tanta esaltazione per i motori che rombavano via i nostri cattivi pensieri, lasciando solo una scia di eccitazione e di aspettativa.

O forse siamo cambiati, coi motori al minimo, a sperare in una qualche innovazione del regolamento che possa rimetterci in gioco per bene, per il meglio, per la vita.

Ve lo dicevamo, ci siamo immalinconiti: buon Mondiale di Formula 1 a tutti, ragazzi.

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